SEREGNO – “Abbiamo appreso con sorpresa e amarezza l’esito della sentenza del consiglio di stato che di fatto implica la messa in atto di azioni integrative nell’operazione di aggregazione tra Aeb e A2A. Una sentenza che fa giurisprudenza in materia di partnership tra pubblico e privato in quanto “il quadro normativo di riferimento non contiene una disciplina espressamente dedicata alle operazioni straordinarie”. Una sorpresa in quanto inaspettata: da un lato il consiglio di stato di fatto ribalta quanto espresso dallo stesso nel pronunciamento precedente. Tra l’altro, il percorso da noi praticato è stato in precedenza intrapreso in tante situazioni analoghe senza che sorgesse nessuna contestazione. Con dispiacere perché rimaniamo convinti della bontà e della validità del progetto che abbiamo messo in moto”. Così la coalizione di centrosinistra che sta amministrando la città di Seregno (Partito Democratico, Scelgo Seregno, Cambia Seregno, Italia Viva, Ripartiamo Insieme) commenta la sentenza del Consiglio di Stato, che ha respinto il ricorso di Aeb contro il consigliere comunale Tiziano Mariani (“Noi x Seregno”) e contro le due aziende che chiedevano una gara a evidenza pubblica.
“L’aggregazione – commenta il gruppo di centrosinistra – ha già mostrato esiti positivi con maggiori dividendi già distribuiti ai soci. Ribadiamo il nostro operato con la consapevolezza di aver agito in buona fede e di essere incappati in una mancanza del complesso mondo normativo di riferimento. Siamo parte di questa amministrazione. Siamo con il sindaco e con la sua Giunta”.
“La nuova giurisprudenza – concludono dalla coalizione -, ridefinendo i modi, non cambia la rotta del nostro progetto basato su: territorialità, partecipazione pubblica, occupazione, investimenti e sviluppo. Riteniamo, a differenza di altri, che per avviare la nostra partecipata verso un percorso di sviluppo importante occorra percorrere con coraggio strade nuove e non permanere nell’immobilismo come sino ad ora si è troppo spesso fatto”.