E’ l’isola greca più vicina, distante meno di due ore di volo da Milano, ed è una meta ideale per una settimana di vacanza, o anche un weekend lungo, nel mese di settembre. Stiamo parlando di Corfù, la principale delle isole Ionie, situata di fronte al Salento e a poche miglia dalla costa albanese. Chi si aspetta la classica isola greca sul modello delle Cicladi più famose come Mykonos e Santorini è fuori strada.
L’isola non è brulla ma è molto verde e il capoluogo non ha nulla della “chora” tipica delle isole greche ma è una cittadina patrimonio dell’Unesco mix di stile rinascimentale, barocco e classico. Ben visibile è anche l’impronta veneziana, conseguenza di oltre quattro secoli di dominazione; come a Verona e in altre città controllate dalla Serenissima, anche a Corfù c’è il Liston, viale alberato in cui erano soliti passeggiare gli aristocratici ed oggi punto di ritrovo per turisti e corfioti. Addentrarsi nella città vecchia vuol dire fare un salto indietro nel tempo e rimanere affascinati da vicoli, scalinate e piazzette.
Lo stupore però inizia fin da subito, ancora prima di atterrare. La pista dell’aeroporto infatti lambisce la caratteristica chiesetta di Panagia Vlachernon, circondata dal mare. E’ possibile raggiungerla con una breve passeggiata che parte da Kanoni , da dove è possibile ammirare uno stupendo panorama. Panorama che è mozzafiato anche dal “trono dell’Imperatore Guglielmo II di Germania e di Prussia”, belvedere sopra Pelekas dal quale il regnante era solito vedere il tramonto durante i suoi periodi di permanenza sull’isola. Corfù però è anche nota per le sue spiagge, affollate in alcune giornate in agosto ma deserte o quasi in settembre.
Tralasciando la parte sud dell’isola, dedicata principalmente ad un turismo giovanile inglese, ci concentriamo sulla parte nordorientale. Superate le località turistiche di Gouvia e Ipsos, la strada costiera si inerpica regalando scorci stupendi sul mare e sulla vicina costa albanese. Dopo decine e decine di curve e l’attraversamento di qualche paesino fuori dal tempo, si raggiungono Kassiopi e la vicina baia di Avlaki, una mezzaluna perfetta di ciottoli con acqua cristallina e un paio di ristoranti. Chi non può fare a meno della sabbia, da Kassiopi può proseguire verso nord fino ad Acharavi, oppure recarsi a Glifada o a Issos, sul lato occidentale dell’isola. Imperdibile una giornata al mare a Paleokastritsa, dove si può scegliere tra sette stupende calette, sopra alle quali, su un promontorio roccioso, è stato costruito un monastero ortodosso da visitare anche solo per il panorama.
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Fabio Cavallari
Baia di Avlaki
Chiesa Panagia Vlachernon