MONZA – “Le segnalazioni sui social che riguardano lampioni spenti, rotti, oppure accesi durante il giorno sono quotidiane. Ma basta girare per la città per accorgersene: numerose vie sono al buio. E nonostante le segnalazioni dei cittadini nessuno interviene Luce vuole dire sicurezza, sia per l’utenza debole della strada che per chi si trova a passare in alcuni punti della città. Faccio notare che la sicurezza è un tema tanto caro a questa giunta che lo ha sbandierato dal primo giorno di campagna elettorale, ma che evidentemente da oltre quattro anni si dimentica di mettere in pratica i fatti”. Carlo Abbà, consigliere comunale di MonzAttiva, punta il dito contro il problema dell’illuminazione pubblica e contro la Giunta Allevi, accusata di non avere affrontato il problema.
“Pedoni e ciclisti si lamentano per la pericolosità della situazione – aggiunge Maria Chiara Pozzi, consigliere comunale di MonzAttiva -. Personalmente ho raccolto decine di queste segnalazioni, che riguardano diversi quartieri. È un problema generale e non focalizzato solo su un’area. Da quello che mi dicono i cittadini, quando viene fatta una segnalazione passa parecchio tempo prima che le squadre di manutenzione intervengano. Per non parlare del fatto che i lampioni pubblici usano la vecchia tecnologia a vapori di sodio che non solo inquina ma è anche più dispendiosa dal punto di vista dei consumi e dei costi. Con una rete di lampioni a Led, si potrebbe arrivare a un risparmio medio del 70 per cento”.
E proprio sul mancato svecchiamento della rete di illuminazione pubblica pone l’accento Abbà: “A distanza di quattro anni dal suo insediamento il sindaco non ha ancora affrontato la pratica, ricordo che esiste un progetto in project financing con Acsm-Agam, società partecipata dal Comune per chi se lo fosse dimenticato. Quel progetto, già approvato, prevede, la sostituzione dei pali e delle lampade con il conseguente miglioramento energetico, peccato che sia tutto fermo da quattro anni. Eppure una via illuminata è un deterrente forte per azioni di microcriminalità. In Giunta non si perde occasione per pubblicare qualche scatto in ogni circostanza, magari sotto i lampioni non c’è abbastanza luce per scattare un bel selfie”.