SEREGNO – Massima trasparenza e sincerità: il gruppo consiliare della Lega chiede al sindaco Alberto Rossi di dare evidenza pubblica all’informazione di garanzia ricevuta relativamente all’operazione di aggregazione industriale tra il gruppo seregnese Aeb e A2A.
La notizia ormai è nota. Lo stesso sindaco Alberto Rossi lo aveva dichiarato sulla sua seguitissima pagina Facebook nella serata di venerdì 24 settembre, proprio pochi istanti prima di recarsi nella conferenza dei capigruppo, dove aveva informato anche gli esponenti dei vari partiti rappresentati in Consiglio comunale.
Rossi, tuttavia, pur dichiarando che per lui si trattava del giorno più triste da quando siede sulla poltrona più importante della città, e che la notifica lo aveva gettato nello sconforto, non era entrato nel merito della questione. Si era limitato a rivelare di avere ricevuto l’informazione di garanzia, aggiungendo di essere convinto di avere sempre operato onestamente e nell’interesse della collettività. Allo stesso tempo assicurava che si sarebbe messo a disposizione della magistratura per fare piena luce sulla vicenda nell’interesse di tutti.
Si era poi appreso nella stessa serata che la Procura della Repubblica di Monza sta indagando in relazione all’ipotesi di reato di “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente”, nonché per “corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio”. Medesima sorte anche per Giuseppe Borgonovo (assessore ai Lavori pubblici e alle Società partecipate) e per il segretario comunale Alfredo Ricciardi.
La Lega però non si accontenta. “Trattandosi del primo cittadino – spiega il capogruppo Edoardo Trezzi -, ma anche considerando che Aeb è un patrimonio storico di tutti i seregnesi, chiediamo che per dovere di trasparenza nei confronti dei cittadini sia resa pubblica nella sua interezza l’informazione di garanzia ricevuta”.
Una richiesta ufficiale, accompagnata da una interrogazione depositata nei giorni scorsi al Protocollo comunale, affinché quanto è accaduto non si limiti a una semplice comunicazione sulla pagina privata di Facebook del primo cittadino, bensì abbia adeguata visibilità istituzionale.
“Come Lega – dichiara Trezzi – rimarchiamo nuovamente come, di fronte alla gravissima situazione prodotta dopo una sentenza chiara da parte del Consiglio di Stato, e a seguito di diversi avvisi di garanzia emessi nei confronti di diversi soggetti, tra i quali il sindaco, un assessore e il segretario comunale, dove si rileva tra l’altro la continuità ininterrotta degli illeciti rilevati, le reazioni del primo cittadino e della Giunta siano pervicacemente orientate a dissimulare gli effetti”.
Da parte della Lega, poi, anche una richiesta più politica. Nell’immediatezza dell’informazione di garanzia, infatti, il Partito Democratico si era affrettato a schierarsi dalla parte del sindaco. A distanza di qualche giorno ha fatto altrettanto anche il resto della Giunta. “Ci domandiamo – conclude Trezzi – se questa volontà di condividere ufficialmente e in modo solidale gli addebiti rivolti al sindaco e all’assessore sia condivisa dai consiglieri di maggioranza. Proprio per questo chiediamo una totale trasparenza da parte di Rossi nel rendere totalmente pubblico l’avviso di garanzia ricevuto”.