MONZA – “A parole il sindaco e tutti gli assessori difendono il Gran Premio, nei fatti non è stato fatto ancora nulla di concreto, a parte qualche inutile selfie. A Imola, invece, hanno fatto squadra riuscendo a garantire la presenza fissa nel calendario della Formula Uno del circuito del Santerno fino al 2025. Hanno messo insieme le competenze facendo rete: la Regione Emilia Romagna e il Con.Ami di Imola (Consorzio Azienda Multiservizi Intercomunale, ndr) hanno lavorato in sinergia tirando fuori idee vincenti riuscendo così coinvolgere anche il Governo”. Carlo Abbà (MonzAttiva), non risparmia critiche all’amministrazione Allevi dopo avere appreso dell’accordo in dirittura d’arrivo tra Formula One e il circuito romagnolo.
Nello specifico l’impegno per le istituzioni coinvolte sarà di 20 milioni di euro all’anno fino al 2025. Di questi, 12 assicurati dall’Esecutivo nazionale (7 dal ministero degli Affari esteri e dall’Ice, l’Istituto per il commercio estero, e 5 dal ministero dell’Economia e delle Finanze), 5 dalla Regione , 2 milioni dal Con.Ami di Imola e 1 milione dall’Aci.
Si chiamerà “Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna” con l’obiettivo di valorizzare la Motor Valley ( quasi 50 Mld di fatturato nel 2019 ) e l’intero territorio.
“È la programmazione a fare la differenza – sottolinea ancora Abbà –. Ricordo che a settembre Jean Todt aveva fatto intendere che per Monza sarà difficile rimanere nel Circus in queste condizioni. Stefano Domenicali, (amministratore delegato di Formula One) era stato ancora più diretto dicendo che “Gli eventi sono anche business e devono fruttare un ritorno economico che li giustifichi”. Infatti, come è stato ampiamente documentato l’ultimo Gran Premio di Monza è stato un vero e proprio flop, con perdite vicine ai 15 milioni di euro, come comunicato dal presidente dell’Autodromo Giuseppe Radaelli”.
“Per salvare il circuito di Monza e rilanciare l’intera filiera – conclude Abbà – occorrono idee, ancora prima degli investimenti. Altrimenti si continueranno a mettere e bruciare milioni di euro, senza ricadute positive per il territorio”.