CERIANO LAGHETTO – Il Tribunale del Lavoro dice no ai sindacati e a 152 famiglie: la procedura di licenziamento avviata dalla Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto è legittima.
A dare battaglia nelle aule del tribunale era state la Fiom Cgil Monza e Brianza, Fim Cisl, Uilm Milano e Monza Brianza. A detta dei sindacati la proprietà, ovvero il fondo tedesco Quantum, aveva annunciato la chiusura dello stabilimento nelle Groane senza coinvolgere le organizzazioni dei lavoratori. Questi avevano fatto presente che tutto era accaduto all’improvviso il primo sabato di luglio, attraverso una e-mail di poche righe.
Una modalità che aveva suscitato non poche perplessità e che aveva spinto politici di ogni partito, ma soprattutto i sindacati, a prendere posizione in modo deciso.
Il giudice del Lavoro, però, ha rilevato che la proprietà in realtà il 3 luglio aveva spedito ai sindacati una comunicazione scritta per avvisare della procedura di licenziamento collettivo.
La novità di ieri, naturalmente, è stata accolta con sorpresa dai sindacati. “Quella di oggi – ha dichiarato all’Ansa Pietro Occhiuto, segretario generale della Fiom Cgil – è una sentenza che non rende giustizia ai 152 lavoratori della Gianetti che sono stati ingiustamente licenziati. Non si può accettare che le lavoratrici ed i lavoratori vengano licenziati in questa maniera. Per questo motivo con i nostri legali stiamo valutando di fare ricorso rispetto alla sentenza emessa oggi”.