ALBIATE – L’indagine condotta dai Carabinieri di Carate Brianza aveva preso il via nel novembre del 2019 da una segnalazione pervenuta da alcuni cittadini che avevano notato che la zona boschiva al confine tra Seregno (quartiere San Salvatore) e Albiate era divenuta punto di ritrovo di numerosi tossicodipendenti.
Gli appostamenti eseguiti dai militari avevano quindi permesso di accertare che, proprio a poca distanza dall’affollato supermercato di zona, era attivo un dinamico via vai di persone, con tutta probabilità sinonimo di spaccio di droga.
Poco dopo, il 23 maggio 2020, era stata lanciata la prima mirata azione di contrasto che aveva portato all’arresto di un 24enne (all’epoca dei fatti), cittadino marocchino, irregolare sul territorio nazionale, senza fissa dimora, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti, bloccato, dopo una lunga fuga a piedi tra campi e rovi, con addosso circa 25 grammi di cocaina, 9 grammi di marijuana e quasi 1000 euro in contanti.
In quell’occasione, nelle tasche del 24enne era anche stato trovato un biglietto manoscritto riportante numeri di telefono di svariati clienti.
Proprio da quel biglietto i Carabinieri hanno potuto ricostruire quanto avveniva attorno a quella “strada dello stupefacente” deferendo all’autorità giudiziaria, per spaccio, ben undici cittadini marocchini pregiudicati per reati specifici di cui sette gravati da misura cautelare in atto, che operavano ad Albiate e Seregno.
Le indagini condotte dai militari non si sono fermate all’analisi del manoscritto, celato dal ventiquattrenne. Infatti, attraverso l’attività tecnica, condotta, anche mediante la raccolta di informazioni testimoniali, riconoscimenti fotografici e analisi di tabulati telefonici, è stato possibile ricostruire l’attività di spaccio continuato e in concorso tra gli undici indagati, tutti tra i 26 e i 45 anni, già conosciuti alle forze dell’ordine per analoghi reati, deferiti nei giorni scorsi all’autorità giudiziaria di Monza.