SEREGNO – La Corte d’Appello di Milano ha stabilito che il Comune di Seregno dovrà versare 1,9 milioni di euro all’impresa che si era aggiudicata l’appalto per la realizzazione di piazza Risorgimento. Una annosa vicenda, che ora presenta anche il conto dopo la risoluzione del contratto decisa ai tempi dall’amministrazione comunale. I gruppi di centrosinistra che governano ora la città insorgono e ricordano di chi è la responsabilità.
In un comunicato diffuso alla stampa, pubblicato qui di seguito in versione integrale, tutto l’atto di accusa e tutte le criticità a tutt’oggi riscontrate:
Il fantasma del CRU 16 ritorna ancora dopo anni! E’ di questi giorni la sentenza che condanna il comune di Seregno a pagare quasi 2 milioni di euro all’impresa che avrebbe dovuto realizzare il progetto. Protagonista è la piazza Risorgimento: una storia caratterizzata da scelte e personalismi anziché considerare il bene comune della nostra città. Un cantiere che è stato aperto per anni perché l’allora sindaco Mariani e la sua maggioranza di centrodestra non volevano realizzare il palazzo comunale studiato, progettato e portato avanti dalla precedente giunta di centrosinistra! Un giochetto di sgambetti e ripicche che ad oggi ha prodotto solo sentenze ed effetti finanziari devastanti.
Nel 2005 veniva bloccato il progetto, ormai avviato, del nuovo palazzo comunale con la scusa di un muro storto (che poteva essere sistemato a costo zero) che come conseguenza ha bloccato il centro città per anni lasciando un grande buco in piazza Risorgimento. Buco che è stato coperto ripiegando poi sulla costruzione dell’auditorium. Una scelta non condivisa dalla ditta costruttrice che fece causa al comune.
È con grande rabbia che leggiamo oggi della sentenza che vede perdere il Comune di Seregno e che lo costringe a pagare 2 milioni di euro all’impresa che si era aggiudicata i lavori. Due milioni che si sommano ai 18 milioni – cifra folle e spropositata – che la città di Seregno ha speso per avere l’Auditorium e l’attuale piazza Risorgimento. Un’enorme beffa e spreco di denaro pubblico se si pensa che il nuovo Palazzo comunale sarebbe costato meno e avrebbe risolto i problemi logistici dell’avere sedi sparse su tutto il territorio comunale. E’ questa la lungimiranza degli amministratori di allora?
L’unica opera realizzata in tanti anni di immobilismo politico; un progetto su cui era stato scelto di investire la maggior parte delle risorse finanziarie del Comune si sta rivelando sempre di più un fallimento totale. Le minoranze di oggi – amministratori di allora – si nascondono dichiarando che ci fu un’errore tecnico! Una giustificazione distorta e mistificata della realtà. Oggi ci viene presentato il conto di chi non ha avuto la capacità di analizzare le situazioni e ha voluto agire senza valutare i danni che le sue scelte potevano causare.
Infatti il conto dell’auditorium salirà a 20 milioni di euro! Altro che Corte dei Conti!
Ironia della sorte non si finisce mai di spendere: è notizia di queste settimane che L’auditorium è inagibile. La struttura è stata chiusa per gravi problemi al sottofondo della pavimentazione in parquet che si è sollevata a causa di infiltrazioni d’acqua dopo neppure 5 anni dalla sua apertura. E’ desolante che servirà spendere altri soldi ed energie per renderlo nuovamente utilizzabile.
L’ennesima dimostrazione della fallimentare stagione politica dell’Amministrazione guidata da Lega e Forza Italia che ha governato Seregno per 12 anni e che tutt’ora stiamo pagando.
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