LISSONE – Canone unico patrimoniale, Imposta di soggiorno e Canone di concessione delle aree: nel 2022, le tariffe di questi tributi resteranno invariate. Una scelta fortemente voluta dalla Giunta comunale che nei giorni scorsi ha deliberato scelte in continuità col 2021 proprio per favorire imprese e attività che hanno sede (o gravitano) sul territorio di Lissone.
“In questo periodo storico, anche attraverso queste decisioni, il Comune di Lissone dimostra nel concreto la propria vicinanza alle attività economiche del nostro territorio – afferma Domenico Colnaghi, assessore con delega ai Tributi – Dall’inizio della pandemia, l’amministrazione comunale ha attuato sgravi e facilitazioni per le imprese, assicurando al contempo un numero di servizi maggiori e agevolazioni economiche senza precedenti. Un’azione che rinnoviamo anche nel 2022, nella consapevolezza che uscire da questa crisi richiederà tempo e impegno da parte di tutti, in primis dall’ente deputato ad amministrare la città. Queste azioni consentiranno agli operatori di pianificare per tempo la propria attività e i propri investimenti sul territorio lissonese, dando continuità alle azioni poste in essere già in passato”.
IMPOSTA DI SOGGIORNO
Con deliberazione di Consiglio comunale del 2015 il Comune di Lissone ha istituito l’Imposta di soggiorno. La tariffa in vigore per il 2022 (a persona per singola notte) rimane come nel 2021 di 2 euro per hotel a 4 stelle, 1,50 euro per hotel a 3 stelle, 1 euro per hotel 2 stelle; stesse tariffe per pernottamenti presso residenze turistico-alberghiere. Bed & Breakfast e affittacamere mantengono invece la tariffa di 1,50 euro a notte. Il Comune di Lissone ha inoltre approvato e attuato un Regolamento che consente alle società titolari di piattaforme web di richiedere direttamente ai fruitori di “locazioni brevi” l’imposta di soggiorno e quindi versarla al Comune per conto dei proprietari degli appartamenti locati a Lissone.
CANONE UNICO PATRIMONIALE
Il Consiglio Comunale nel marzo 2021 ha approvato il Regolamento per la disciplina del Canone Unico Patrimoniale che dal 2022 va a sostituire la Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, il Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, l’Imposta comunale sulla pubblicità ed il Diritto sulle pubbliche affissioni. Pur con le modifiche applicative, la scelta dell’amministrazione comunale è quella di mantenere inalterata la pressione fiscale e tariffaria anche a causa “del perdurare della grave emergenza sanitaria Covid-19” che determina “una ripercussione negativa sul contesto socio-economico locale”.
CANONE DI CONCESSIONE DELLE AREE
Il Consiglio comunale nel marzo 2021 ha approvato il Regolamento per la disciplina del Canone di concessione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile, destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate. Anche in questo caso, l’amministrazione comunale ha ritenuto di mantenere inalterata la pressione fiscale, scegliendo di procedere per l’anno 2022 alla conferma delle tariffe già in vigore.