MONZA – Il Consiglio di Amministrazione di Acsm-Agam Spa ha approvato le Informazioni finanziarie periodiche aggiuntive del Gruppo al 30 settembre 2021. L’ammontare complessivo dei ricavi delle vendite consolidate nei nove mesi 2021 risulta pari a 300,5 milioni di Euro, in incremento rispetto al 2020 (259,3 milioni di Euro) principalmente grazie all’avvio delle attività di efficientamento energetico (ecobonus e superbonus 110%) nonchè per le maggiori vendite di gas, energia elettrica e teleriscaldamento. I costi riferiti al personale, espressi al netto delle poste capitalizzate per investimenti pari a 8,3 milioni di Euro, risultano pari a 32,4 milioni di Euro, in linea rispetto al 2020 (32,2 milioni di Euro, al netto di capitalizzazioni per 6,8 milioni di Euro).
Gli altri costi operativi dei nove mesi 2021 sono pari a 204,8 milioni di Euro, in crescita rispetto al 2020 (176,3 milioni di Euro) correlata a quella dei ricavi, sopra commentata. Nei nove mesi è proseguita l’azione di efficientamento e ottimizzazione sui costi avviata negli anni precedenti e accentuata in particolare nel corso del 2020 durante la fase critica della pandemia.
La gestione operativa consolidata evidenzia un Margine Operativo Lordo, prima delle partite non ricorrenti pari a 63,3 milioni di Euro, in sensibile incremento rispetto al 2020 (50,8 milioni di Euro). In particolare, i nove mesi 2021 hanno beneficiato del contributo positivo della maggior parte delle Business units operative, in particolare dei maggiori margini della Vendita e delle attività di teleriscaldamento e gestione calore, idroelettrico, della ripresa dell’impianto di termovalorizzazione post revamping della seconda linea. L’effetto positivo sul MOL è derivato anche da incrementi tariffari idrici e dagli effetti delle azioni di ottimizzazione costi attuate dal Gruppo. Hanno contribuito positivamente, con riferimento alla distribuzione gas, idrica ed energia elettrica, anche la maggior capitalizzazione dei costi del personale grazie agli investimenti realizzati e l’aumento degli altri ricavi da utenti per contributi lavori ed interventi, voci particolarmente penalizzate nel 2020 che aveva risentito dei minori ricavi causa lockdown.
Nei nove mesi 2021 si sono registrate poste non ricorrenti positive e pari a 1,3 milioni di Euro, per 1,1 milioni di Euro riconducibili a conguagli tariffari idrici riferiti al biennio 2018-2019, oltre 0,1 milioni di Euro per Bonus Sanificazione DPI in conformità a quanto previsto dalle norme in prevenzione alla diffusione del Virus Covid-19, oltre a partite minori legate ad altre voci non ricorrenti nel periodo, mentre nel 2020 non si erano registrate partite non ricorrenti.
Gli ammortamenti relativi a immobilizzazioni materiali e immateriali risultano complessivamente pari a 35,7 milioni di Euro in aumento rispetto il 2020 (32,7 milioni di Euro), in relazione ai maggiori investimenti. Nei nove mesi è stato effettuato un accantonamento al fondo svalutazione crediti pari a 2,2 milioni di Euro in flessione rispetto il 2020 (3,5 milioni di Euro), in considerazione della significativa copertura del rischio credito effettuata nell’esercizio precedente, che aveva considerato le prime valutazioni sul potenziale incremento del profilo del rischio credito a causa dell’emergenza pandemica e delle connesse chiusure durante il lockdown. Nei nove mesi si sono effettuati accantonamenti a fondi rischi non significativi (0,3 milioni di Euro nel 2021, in linea con il 2020).
Il Margine Operativo Netto si attesta, a 26,6 milioni di Euro, in sensibile incremento rispetto ai 14,5 milioni di Euro del 2020.
La gestione finanziaria complessiva dei nove mesi 2021 ammonta a -0,5 milioni di Euro, in linea rispetto al 2020 (-0,4 milioni di Euro).
Il saldo imposte, al 30 settembre 2021, risulta positivo e pari a 2,8 milioni di Euro, ed include gli effetti derivante dall’adesione alla c.d. “opzione di re-allineamento” dei valori fiscali e contabili che, con riferimento alle imprese che utilizzano i principi IAS/IFRS, consente di eliminare preesistenti divergenze tra il valore fiscale degli assets, materiali ed immateriali, ed il maggior valore contabile iscritto in bilancio. Al netto di tale effetto gli oneri per le imposte nei nove mesi 2021 risultano pari a 8,2 milioni di Euro (nel corrispondente periodo del 2020 risultavano pari a 4,3 milioni di Euro) con tax rate in linea con anno precedente.
Per le ragioni sopra esposte il Risultato Netto del Gruppo dei nove mesi 2021, al netto della quota di utile degli azionisti di minoranza, risulta positivo e pari a 28,6 milioni di Euro, in importante miglioramento rispetto al 2020 (9,4 milioni di Euro) per quanto sopra evidenziato.