MONZA – “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un’opportunità imperdibile di sviluppo, investimenti e riforme, ma sembra che la giunta Allevi pensi in termini elettorali esclusivamente anziché ragionare a favore dei cittadini. Non si conoscono le proposte: commissioni, consiglio, consulte e cittadini non sono stati coinvolti. Sul sito del Comune non c’è traccia dei progetti. L’unico di cui si ha una qualche sommaria informazione è del tutto inutile e rappresenta uno spreco di risorse”. Lo afferma Carlo Abbà, consigliere comunale di MonzAttiva, con riferimento all’interramento di viale Cavriga, l’unica opera di cui si sia parlato in città in riferimento al Recovery Fund.
“Non si conoscono i dettagli, ma è facile immaginare gli altissimi costi – sottolinea Abbà -, visto che si parla di tre chilometri di tunnel. Soprattutto è una proposta che non ha senso se la si pensa in termini di sistema viabilistico. L’attraversamento del parco è un problema di viabilità extraurbana e non interna. Quindi quello che occorre è un piano del traffico, quanto meno provinciale e prima ancora comunale. Senza considerare che è già stato finanziato un intervento che riguarda Pedemontana e che dovrebbe portare quel traffico a gravitare fuori dalla città. Il problema vero è che manca un coordinamento tra istituzioni comunali, provinciali e regionali, che per di più sono dello stesso schieramento politico”.
“Come consiglieri – aggiunge Maria Chiara Pozzi, consigliere comunale di MonzAttiva -, non siamo mai stati coinvolti nella discussione sulle proposte da presentare per il Pnrr. I progetti che saranno finanziati dal Piano non sono stati resi pubblici, non sono mai sono stati presentati. Da cittadina non posso sapere cosa è stato proposto, quali sono le opere e le idee, a quanto ammontano gli investimenti. Eppure si continua a parlare di Pnrr, viene invocato come un mantra dagli assessori. Le frasi che rilasciano in pubblico sono sempre le stesse: Quando arriveranno i fondi; La gestione dei fondi sarà oculata; Dobbiamo fare in fretta per i fondi. La realtà è che il Pnrr somiglia sempre di più a un Leviatano: è gigantesco, tutti ne parlano, ma ancora nessuno ha capito bene cosa sia, almeno a Monza. Il tempo delle promesse vacue è finito: sindaco e giunta hanno il dovere di comunicare con i cittadini”.