MONZA – L’amministrazione comunale ha annunciato l’installazione di nuove telecamere, ma il gruppo di MonzAttiva non rinuncia a una sottolineatura: “Sono telecamere razziste, puntano solo sugli extracomunitari”.
“Nero su bianco – spiegano da MonzAttiva -, nella delibera di approvazione, si legge di un “ulteriore adeguamento del sistema di videosorveglianza comunale con impianti, di alta qualificazione tecnica” che si concentrerà “nelle aree caratterizzate da presenze di comunità straniere, pubblici esercizi e circoli gestiti da stranieri extracomunitari””.
“È la nuova frontiera dell’autoritarismo tecnocratico-digitale – chiarisce Carlo Abbà, di MonzAttiva –. La Giunta Allevi riesce a fare discriminazione razziale anche su un problema reale. Decidere di installare dispositivi di videosorveglianza solo dove c’è una forte presenza di extracomunitari, e più in generale di stranieri, ha il sapore della ghettizzazione”.
“Una piega pericolosa – sottolinea Maria Chiara Pozzi, consigliere comunale di MonzAttiva –. Sarebbe come dire che gli unici problemi in città siano riconducibili alla presenza di stranieri, ma le cose non stanno così. La dimostrazione è data dalla consultazione delle cronache cittadine dove l’ultimo omicidio è avvenuto per mano di italiani e la vittima è un connazionale, un delitto maturato nell’ambito dello spaccio di droga”.
“Eppure nel comunicato ufficiale non si fa menzione agli stranieri – chiarisce Abbà –. L’assessore Arena si limita a parlare di quartieri sensibili. Forse proprio per non urtare la sensibilità di alcuni elettori: perché se avesse il coraggio di dire cosa c’è dietro la sua scelta, che tutti possono leggere sulla delibera, forse più di qualcuno avrebbe da ridire e gli ricorderebbe che non tutti gli stranieri sono criminali, così come non tutti gli italiani sono irreprensibili”.
“In ogni caso – conclude Pozzi – il ricorso ad altre telecamere è la testimonianza di come gli impegni di questa amministrazione in fatto di sicurezza siano stati tutti disattesi: ciò che si registra è il fallimento l’obiettivo sbandierato in campagna elettorale”.