SEREGNO – Si chiude il 2021, è tempo di bilanci. Anche per l’amministrazione comunale che, superato il tremendo 2020 caratterizzato quasi esclusivamente dall’emergenza Covid, questa volta ha potuto agire a 360 gradi, sebbene con alcune limitazioni imposte dall’epidemia. Ne parliamo con il sindaco Alberto Rossi.
Sindaco, è stato finalmente l’anno della ripartenza?
“Io riassumo tutto in una espressione: è stato l’anno del “prendersi cura” della città. E mi riferisco con questo sia alle persone, sia alle attività imprenditoriali, ma anche alle manutenzioni. Queste sono una costante, basti pensare ai 7 milioni e mezzo di euro spesi in tre anni per le strade. Nel 2022 ne sistemeremo 78. La prossima amministrazione comunale non dovrà fare altrettanto: la città sarà in ordine”.
Per quanto riguarda la cura delle persone pensa di essere stato altrettanto incisivo?
“Spero e credo di sì. Il punto fermo della mia azione amministrativa è soprattutto quello di costruire una comunità. Da questo punto di vista abbiamo una ricchezza straordinaria, tra singole persone e associazionismo. Insieme abbiamo fatto tante cose belle in diversi ambiti. Penso alla rinascita culturale della città con iniziative anche di portata nazionale e internazionale. Questo senso di comunità fa parlare bene di Seregno. Il percorso è avviato”.
Un po’ difficile portare avanti i propri programmi in questo periodo Covid. Ha completamente stravolto i vostri piani?
“Il 2020 è stato un anno da non contare dal punto di vista amministrativo. C’era solo il Covid. Il 2021 è stato un anno con code Covid, più comodo da gestire. E quindi, al di là dei bisogni primari, abbiamo dovuto sostenere il territorio con i bandi: per le associazioni, per le famiglie, per lo sport, per le imprese. Senza snaturare quello che è il nostro modo di vedere: per esempio abbiamo “premiato” chi ha saputo investire malgrado l’emergenza, chi ha dato un taglio “green” alla sua attività. Abbiamo portato la fibra ottica superveloce, che invita le aziende a investire a Seregno o a non andarsene. Abbiamo puntato sulla formazione, riuscendo con Assolombarda e fondazione “Angelo Rizzoli” ad avviare un corso Its che ha riscosso subito successo. Abbiamo aiutato le famiglie anche estendendo la “no tax area” fino alla soglia di 15 mila euro”.
I cittadini, però, sono abituati a misurare l’attività di un’amministrazione comunale soprattutto osservando i lavori pubblici.
“Direi che non siamo messi male. Il 2021 ha portato a riqualificare gli impianti sportivi, abbiamo chiuso il progetto per sistemare il centro natatorio, il chilometro luminoso alla Porada, ora parte la riforestazione urbana più grande della storia della città”.
Cos’altro dobbiamo attenderci dal 2022?
“Il primo intervento sarà la riqualificazione della piazza della stazione. In programma anche lavori alla ex caserma della Polstrada, dove si insedierà la Polizia locale. Sarà l’anno della ex clinica Santa Maria”.
Nel bilancio di fine anno non si può far finta delle note dolenti.
“Penso ai cittadini e al disagio economico. Ci sono tante persone con problemi di questo tipo, anche gente che era abituata a un altro stile di vita. Il problema, però, non è soltanto economico. A distanza di tre anni dall’insediamento ho scoperto che non c’è solo la povertà economica, ma anche quella di relazioni. Molte persone sono sole”.