MILANO – I rappresentanti lombardi dei pendolari Trenord scrivono al presidente della Regione Attilio Fontana per denunciare lo stato del servizio, passato dalle 2.347 corse giornaliere del 2018 alle meno di 1.800 corse attuali, “senza contare la riduzione della lunghezza del percorso di molte altre”. I comitati si lamentano anche delle cancellazioni, che secondo i dati in loro possesso, negli scorsi giorni hanno raggiunto picchi del 25%, e chiedono a gran voce le dimissioni dell’assessore ai trasporti competente, Claudia Terzi.
“Il trasporto pubblico lombardo e in particolare quello su ferro, di cui la programmazione e funzionamento ricadono nella piena competenza e responsabilità dell’esecutivo regionale”, secondo i comitati “sta conoscendo uno dei suoi più cupi periodi, degradando continuativamente e in maniera ormai non più sostenibile” e “anche se la presente pandemia costituisce un ulteriore motivo di peggioramento, non ne costituisce affatto- osservano- la causa esclusiva e nemmeno la principale”.
“La situazione è allucinante – commentano dal Codacons -. I pendolari non sopportano più i continui tagli delle corse. In questo modo, il comportamento di Trenord viola i diritti e gli interessi dei pendolari. Si presenterà lettera di diffida a Trenord e all’autorità dei trasporti”.