SEREGNO – Al liceo “Parini” brontolavano, incrociavano le dita, facevano il flash mob sperando che i lavori di messa in sicurezza della controsoffittatura potessero iniziare al più presto. Sopportavano anche i continui rinvii, puntando il dito contro la burocrazia. Ora, con la pubblicazione degli atti ufficiali, la situazione è molto più chiara: la Provincia di Monza e Brianza ha affidato i lavori all’impresa soltanto con atto firmato in data 15 febbraio. Ovvero questa settimana, nella giornata di martedì.
La sorpresa, probabilmente sarà tale anche per la stessa scuola, è enorme dando un’occhiata all’Albo Pretorio della Provincia di Monza e Brianza, a cui spetta l’esecuzione dei lavori malgrado la proprietà dell’immobile sia del Comune di Seregno.
“Ci avevano spiegato che i lavori sarebbero iniziati l’1 febbraio – raccontava una settimana fa il dirigente scolastico Gianni Trezzi – poi ci hanno detto che tutti sarebbe slittato al 7 e, infine, al 14. Speriamo in bene. Di certo non ci hanno agevolato, visto che non ci hanno dato una data certa e non hanno mai rispettato la tempistica”.
Ora si scopre il motivo, visto che tutta la cronistoria viene riassunta nella determina dirigenziale numero 245 del 15 febbraio della Provincia. Il distacco dei calcinacci era avvenuto il 27 dicembre, nel periodo natalizio. La Provincia a metà febbraio, a distanza di oltre un mese e mezzo, spiega che “tale intervento di messa in sicurezza si rende particolarmente urgente”. Niente di più vero: cinque classi fuori uso più i servizi, con il dirigente scolastico costretto a introdurre di nuovo la didattica a distanza, nel momento in cui si allentavano sempre di più le restrizioni Covid. Un sistema che, per non penalizzare le cinque classi coinvolte, con il sistema della rotazione ha toccato un po’ tutti gli studenti chiamati a fare un piccolo sacrificio pensando prima di tutto all’interesse generale.
L’11 febbraio, dopo aver spiegato che gli studenti ormai erano sempre più insofferenti, il dirigente scolastico ha partecipato attivamente a un flash mob pacifico: con i ragazzi ha circondato l’edificio, poi tutti insieme hanno stretto simbolicamente il plesso in un abbraccio. “Noi alla scuola vogliamo bene – aveva commentato Trezzi – altri forse un po’ meno. Speriamo che intervengano al più presto”.
Dalla determina dirigenziale, però, si scopre che la procedura per l’affidamento diretto è stata lanciata dalla Provincia soltanto l’8 febbraio attraverso la piattaforma Sintel. Due giorni più tardi (il 10 febbraio alle 11.28) la società Sicurtecto Srl di Cusano Milanino ha depositato il suo preventivo. Sono stati necessari altri cinque giorni perché questi lavori “di somma urgenza” venissero effettivamente affidati, in data successiva al flash mob. La spesa prevista è di 30mila euro più Iva. I tempi di lavoro previsti, così come spiegava il dirigente scolastico, dovrebbero essere di due giorni per classe.
Non va comunque molto meglio alla scuola media “Mercalli”, che con il liceo “Parini” condivide lo stesso immobile. Qui si era registrato il distacco dei calcinacci e, in questo caso, l’intervento è a carico del Comune. L’atto per l’affidamento dell’incarico è datato 10 febbraio. Stessa impresa (qui per una spesa prevista di 43mila euro), stessi tempi, stessi ritardi. Con una differenza: il dirigente del Comune, almeno, evita di scrivere che si tratta di un intervento particolarmente urgente.