• Home
  • Categorie
    • Almanacco
    • Ambiente
    • Animali
    • Attualità
    • Benessere
    • Brevi di Lombardia
    • Cinema
    • Enogastronomia
    • Eventi
    • Famiglia e Disabilità
    • Impresa
    • Innovazione
    • L’editoriale
    • Libri
    • Monza e Brianza
    • Mostre
    • Musica
    • Sanità
    • Soldi
    • Sport
    • Teatri
    • Turismo
  • Newsletter
  • Contatti

In breve

Cortefranca (Bs) - Bambino di 2 anni colpito da un proiettile: è in gravi condizioni

Spinone al Lago (Bg) - 21enne muore annegato nel lago di Endine

Vigevano - Pitone fugge di casa e morde il vigile del fuoco che lo cattura

Sondrio - Weekend di lavoro per il Soccorso Alpino

Lombardia: 947 casi, cala il tasso di positività

Regione Lombardia: online il nuovo portale dedicato ai giovani


Industria alimentare, prezzi in aumento: +8,6%

0 Comment
 10 Mar 2022   Posted by Gualfrido Galimberti


Aumentano dell’8,6% i prezzi di produzione dell’industria alimentare sul mercato interno in Italia per effetto dei rincari energetici e del balzo delle quotazioni delle materie prime provenienti dall’estero. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi al mese di gennaio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Per il balzo dei costi energetici l’agricoltura deve pagare una bolletta aggiuntiva di almeno 8 miliardi su base annua, rispetto all’anno precedente, che mette a rischio coltivazioni, allevamenti, e industria di trasformazione nazionale ma anche gli approvvigionamenti alimentari di 5 milioni di italiani che si trovano in una situazione di indigenza economica. Si è verificato – sottolinea la Coldiretti – un balzo medio di almeno 1/3 i costi produzione dell’agricoltura a causa degli effetti diretti ed indiretti delle quotazioni energetiche.

Nel sistema produttivo agricolo i consumi diretti di energia includono il gasolio per il funzionamento dei trattori, per il riscaldamento delle serre e per il trasporto mentre i consumi indiretti sono quelli che derivano dall’energia necessaria per la produzione di prodotti fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica mentre il comparto alimentare richiede invece – precisa la Coldiretti – ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro.

Il caro gasolio – spiega la Coldiretti – rischia dunque di fermare i trattori nelle campagne, spegnere le serre di fiori e ortaggi e bloccare i pescherecci italiani nei porti, aumentando la dipendenza dall’estero per l’importazione di prodotti alimentari. Gli agricoltori sono costretti ad affrontare rincari insostenibili dei prezzi per il carburante necessario per le attività dei trattori che comprendono l’estirpatura, la rullatura, la semina, la concimazione l’irrigazione che insieme ai rincari di concimi e mangimi spinge quasi un imprenditore su tre (30%) a ridurre la produzione, mentre il prezzo medio del gasolio per la pesca è praticamente raddoppiato (+90%) rispetto allo scorso anno costringendo i pescherecci italiani a navigare in perdita o a tagliare le uscite e favorendo le importazioni di pesce straniero, secondo Coldiretti Impresapesca che evidenzia come fino ad oltre la metà dei costi che le aziende ittiche devono sostenere è rappresentata, infatti, proprio dal carburante.

Senza dimenticare – continua la Coldiretti – i costi per il riscaldamento delle serre per la produzione di ortaggi e fiori le serre con la necessità di contenere i costi che rischia di far scomparire alcune delle produzioni più tipiche. Per non parlare dell’esplosione dei costi degli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per vino, olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi. Su tutto pesa il deficit logistico nazionale con l’85% delle merci che viaggia su strada che deve affrontare i pesanti rincari di gasolio e benzina e gli effetti degli scioperi degli autotrasportati.

    Share This


Related Posts


Ferragosto: 6 milioni di italiani scelgono il picnic
Agosto 15, 2022

Ferragosto in agriturismo per mezzo milione di italiani
Agosto 15, 2022

Ferragosto, Coldiretti: “Mancano 377 mila turisti dalla Russia”
Agosto 14, 2022


Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • L'editoriale

    • L'ultima degli inglesi: boicottati i ristoranti italiani...
      Luglio 18, 2021

  • Decreto Sicurezza: che cosa cambia in Brianza

    • Chi si è mobilitato in Brianza contro il Decreto Sicurezza e per accoglienza diffusa
    • Un convegno per fare il punto della situazione sull’accoglienza in Brianza
    • #Brianzacheaccoglie: con il Decreto Sicurezza che cosa cambia
    >>>> Leggi tutti gli articoli
  • Almanacco

    • 3 settembre 1950: Nino Farina a Monza vince il primo...
      Settembre 2, 2019

  • La foto della settimana

    Didascalia

  • Categorie

    AlmanaccoInnovazione
    AmbienteL'Editoriale
    AnimaliLibri
    AttualitàMonza e Brianza
    BenessereMostre
    Brevi di LombardiaMusica
    CinemaSanità
    EnogastronomiaSoldi
    EventiSport
    Famiglia e DisabilitàTeatri
    ImpresaTurismo



____© 2018 - seietrenta.com - tutti i diritti riservati - mail: redazione@seietrenta.com
Posting....