SEREGNO – Un aiuto all’Ucraina a 360 gradi. La città di Seregno si sta distinguendo sempre di più per la solidarietà nei confronti della popolazione colpita dalla guerra. Non è una gara con nessuno: i seregnesi, però, non sono rimasti immobili di fronte alle immagini drammatiche che entrano ogni giorno nelle nostre case attraverso la televisione.
“Giovedì – spiega il sindaco Alberto Rossi – è partito il primo camion di aiuti umanitari che abbiamo in queste settimane, destinato alla popolazione ucraina, che sta portando il carico al centro di raccolta di Przemysl, in Polonia, al confine con l’Ucraina. Un grazie di cuore a tutti: dai volontari del punto di raccolta alle persone che hanno donato quel che potevano, alla Protezione Civile, l’Associazione Carabinieri e il Gruppo Alpini, che stanno facendo un lavoro straordinario. Grazie all’impegno e alla solidarietà di ciascuno siamo riusciti a spedire 784 scatoloni, per circa 7.800 chilogrammi di aiuti”. Numeri impressionanti: quasi 8 tonnellate di solidarietà nel giro di pochi giorni.
L’amministrazione comunale ha i suoi meriti. Subito, con l’invasione dell’Ucraina, il sindaco si è attivato per cercare di capire quale potesse essere il miglior sostegno da offrire. Nella stessa mattinata dell’invasione ha convocato in municipio Oksana, rappresentante della numerosa comunità ucraina che risiede in città, non solo per manifestare tutta la sua vicinanza, ma anche per concordare un’azione comune.
Nel giro di pochi giorni, purtroppo con il peggiorare della situazione, il Comune aveva già dato istruzioni a tutti i cittadini, offrendo loro la possibilità di contribuire nel modo preferito. Qualsiasi aiuto sarebbe stato prezioso. Ed ecco dunque che, accanto all’apertura di un conto corrente dedicato e all’organizzazione della “spesa sospesa” in alcuni supermercati della città, l’amministrazione comunale aveva stabilito di aprire gli spazi della ex sede della Polstrada in via Messina. In attesa della ristrutturazione, per creare il nuovo Comando della Polizia locale, quei locali sono stati adibiti alla raccolta di merce di vario tipo: dalle coperte, ai farmaci, ai generi alimentari. In tutti i casi alla cittadinanza sono state fornite istruzioni ben precise per evitare di portare materiale inutile.
Giovedì la partenza del camion. “Un grazie – dichiara Rossi – al Piccolo Cottolengo “Don Orione” di Seregno, che ha strutture e attività anche in Ucraina”. Insomma un punto d’appoggio sicuro, un luogo a cui fare riferimento per poter organizzare la raccolta di materiale per la popolazione in difficoltà.
La generosità dei seregnesi, però, non è stata soltanto nel dare cibo, farmaci e materiale. Sono davvero tante le famiglie che si sono proposte per dare ospitalità ai profughi in fuga. Seregno, già settimana scorsa, contava più di 130 arrivi dall’Ucraina. Una quarantina di questi erano bambini: sono stati radunati tutti sabato scorso alle scuole “Rodari”, per un momento di istruzione a loro dedicato, ma anche per una bella merenda e un momento di svago curato dal Basket Seregno.