DESIO – Una camminata che mette tutti d’accordo e che, soprattutto, richiama tutti alle proprie responsabilità, sia che si tratti di semplici cittadini sia che si tratti di amministratori pubblici. Davvero molto partecipata la Marcia della Legalità, organizzata ieri da Libera Monza e Brianza con il sostegno e la partecipazione dei Comuni di Giussano, Seregno e Desio. Una lunga camminata che ha richiamato quasi duecento persone e che ha suscitato molta curiosità lungo tutto il suo percorso. Il ritrovo era fissato per tutti alle 8.45 a Giussano davanti alla sede di “Casa Nostra” in via Milano, luogo confiscato alla criminalità organizzata. Già dalle prime battute si era capito che l’iniziativa sarebbe stata molto partecipata: una settantina le persone presenti alla prima tappa. Tra loro anche il vicesindaco Adriano Corigliano, che con la sua presenza ha voluto far sentire la vicinanza dell’intera amministrazione comunale.
Lungo il percorso qualcuno si è staccato per impegni, altri si sono aggiunti. Di fatto il gruppone era ancora molto numerose al secondo appuntamento programmato, quello di Seregno: i partecipanti sono arrivati alle 10.15 in corso Matteotti all’altezza di piazza Risorgimento, proprio alle spalle del palazzo municipale.
Poi via di nuovo verso Desio, anche lì davanti al municipio, perché oggi non si può parlare di legalità se non si pensa alle istituzioni: al loro supporto, ma anche alla necessità che loro, per prime, adottino atteggiamenti corretti e consapevoli.
“E’ davvero una bella iniziativa – commenta Valerio D’Ippolito, responsabile di Libera Monza e Brianza -, una camminata che abbiamo voluto organizzare in occasione della Giornata Nazionale della Legalità. Prima edizione di questa iniziativa, naturalmente vogliamo che diventi un appuntamento fisso. Abbiamo coinvolto tre Comuni che, per motivi diversi, negli anni hanno fatto discutere proprio per quanto riguarda il rispetto delle leggi. Naturalmente luogo simbolo di oggi era “Casa Nostra” di Giussano, ma sia la tappa intermedia di Seregno sia quella di Desio sono molto significative. A Desio, poi, la giornata è stata ulteriormente impreziosita con la riproduzione dei modellini dei beni confiscati alla mafia”.
Soddisfazione è stata espressa anche da Alberto Rossi, sindaco di Seregno: “Una iniziativa non solo per ricordare l’importanza della legalità – commenta -, ma anche per ricordare che lo Stato e le istituzioni ci sono anche in quei luoghi ove sembrava non ci fossero più. A Seregno siamo particolarmente sensibili al problema. Noi abbiamo già ottenuto un bene che era nella disponibilità della criminalità organizzata, in totale sono 47 quelli iscritti nei registri che intendiamo mettere a disposizione della collettività”.