GIUSSANO – Una indagine strutturale per poter capire con quali modalità intervenire per la riqualificazione dell’intero immobile. Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha deciso di affidare l’incarico a un tecnico specializzato per capire lo stato di salute del caseggiato colonico Mazenta di piazza San Giacomo.
Si tratta di un edificio dichiarato bene di interesse storico nell’ottobre 2016 dal ministero dei Beni, delle Attività culturali e del Turismo. Il caseggiato, del resto, era già presente nel catasto teresiano del 1722 accanto alla chiesa di San Giacomo (poi demolita alla fine degli anni ’30 del secolo scorso). La sua origine viene considerata molto prossima, o addirittura contemporanea, alla costruzione di Villa Mazenta, progettata da Pellegrino Tibaldi, già architetto della Fabbrica del Duomo, nei primi decenni del ‘600. Successivamente la proprietà era stata trasferita alla famiglia Mazenta che, nel 1873, aveva sottoscritto una convenzione con il Comune di Giussano per la delimitazione della piazza, nella quale il caseggiato è citato come pertinenza della villa patrizia. L’immobile è di proprietà comunale dal 2014. È inagibile, messo in sicurezza: ora l’amministrazione comunale ha deciso di affidare le indagini strutturali per capire quale può essere la destinazione migliore per l’immobile, in modo da procedere con un intervento di riqualificazione più mirato.
“Abbiamo scelto fare ulteriori approfondimenti su un edificio situato in una posizione strategica del nostro Centro storico – afferma Felice Pozzi, assessore con delega all’Urbanistica -. Desideriamo comprendere se l’interesse storico affermato nel 2016 sia ancora attuale. Sulla base di questo riscontro, il Comune potrà avviare l’iter per il recupero dell’edificio o per una sostanziale modifica dell’area prospiciente piazza San Giacomo”.