CAVENAGO DI BRIANZA – Una rapina commessa con estrema violenza, poi l’arresto nel giro di ventiquattr’ore di un trentenne di origini marocchine, che ha assalito il malcapitato con un complice.
Mentre il ‘palo’ lo tratteneva, lui prendeva a calci e pugni la vittima, uno chef 36enne di nazionalità pakistana, che tornava dal lavoro per impossessarsi del suo zainetto. L’uomo stava tornando a casa dal lavoro nel pomeriggio. Il malvivente, con l’aiuto del complice, l’ha bloccato. Dopo averlo pestato a mani nude, l’ha colpito in testa con una bottiglia ritrovata nelle vicinanze, poi è passato al masso. Solo l’intervento di un passante ha scongiurato il peggio, per il ferito la prognosi è di 10 giorni. E’ successo tutto in pochi istanti, i testimoni raccontano che il ‘bersaglio’ era stato avvicinato dai due decisi a derubarlo, ma nello zainetto non c’erano oggetti di valore.
L’aggressore mentre il ferito era inerme su una panchina si è riavvicinato e si è impossessato della borsa che abbandonava poco distante nel parco. I Carabinieri si sono messi subito sulle sue tracce e grazie alle immagini delle telecamere hanno ricostruito l’identità dell’aggressore già noto per trascorsi giudiziari. Ora, è in cella con l’accusa di rapina in concorso con armi e lesioni. L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Monza.