SEREGNO – “Circolano voci secondo le quali io avrei ottenuto vantaggi economici a seguito della transazione tra A2A e le aziende che impugnarono insieme a me la delibera del comune di Seregno. Voci che ovviamente smentisco, non avendo mai ricevuto nulla, nemmeno a titolo di rimborso delle spese legali sostenute”. Marco Fumagalli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, di nuovo alla carica sulla vicenda dell’aggregazione industriale tra il gruppo seregnese Aeb e A2A.
Molto probabilmente, visti i notevoli interessi in gioco, una lunga causa giudiziaria l’aveva anche messa nel conto. Polemiche pure. Mai, però, avrebbe pensato sentire il suo nome accostato a possibili vantaggi economici.
“La politica brianzola – commenta Fumagalli – dovrebbe anche fare luce sull’impugnazione che Bea (Brianza Energia Ambiente Spa, la società del termovalorizzatore di Desio) ha effettuato nei confronti di A2A e AeB ad adiuvandum al mio ricorso. È paradossale che i comuni brianzoli restino inerti rispetto all’annullamento da parte del Consiglio di Stato dell’operazione A2A, mentre la contrastano in giudizio tramite la propria controllata Bea”.
Piena solidarietà a Fumagalli arriva da Tiziano Mariani (lista civica “Noi x Seregno”) che aveva promosso con successo il ricorso al Tar e poi al Consiglio di Stato. “Spiace constatare come chi si oppone a certe scelte ingiuste di svendita delle aziende pubbliche venga lasciato solo – commenta – e accusato ingiustamente di aver svolto la propria azione per fini di lucro. Proprio a tutela dell’onorabilità di entrambi, la Procura dovrebbe fare chiarezza sugli aspetti transattivi. Non è possibile che a fronte di una sentenza il comune di Seregno non abbia preso i necessari provvedimenti”.
Seregno, vicenda Aeb: Mariani chiede le dimissioni del sindaco
Marzo 14, 2024