SEREGNO – Prove di voto in città, ma non si tratta né di scegliere i nostri parlamentari, visto che saremo chiamati alle urne il 25 settembre né, tantomeno, di mettere la crocetta sul nome del sindaco: le amministrative in città saranno il prossimo anno. Domenica, invece, a Seregno si votava per le elezioni legislative del Senegal. Ovvero l’equivalente delle nostre elezioni politiche: hanno lo scopo di scegliere i 165 deputati.
Seregno, infatti, è stata individuata quale seggio di voto all’estero, un punto di riferimento per i senegalesi che vivono in Brianza e che, negli spazi comunali di via Umberto I, hanno avuto la possibilità di esprimere la loro preferenza a chilometri di distanza. Anche il sindaco Alberto Rossi è passato per un saluto.
Si trattava di un appuntamento anche particolarmente importante, dal punto di vista strettamente politico, per quanto riguarda le sorti delle Nigeria. Banco di prova in vista delle elezioni presidenziali del 2024. Una occasione per un braccio di ferro tra le forze che sostengono il presidente Macky Sall e le forze di opposizione che, con un trionfo elettorale, speravano di evitare una sua ricandidatura. In realtà né in patria né a Seregno si è registrata un’alta affluenza alle urne. La prova di forza, pertanto, è rimandata.
La comunità senegalese non è una delle più numerose nel nostro territorio: si tratta di circa 33mila persone in tutta la Lombardia, poco più di 2mila a Monza e Brianza. Nella nostra provincia, anche grazie alle sue dimensioni, è Monza il Comune che ne ospita di più: poco meno di 250. Seregno è invece la seconda realtà con circa 130 senegalesi residenti, qualche unità in più rispetto a Limbiate.
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Aprile 3, 2023