MONZA – “Abbiamo perso, inutile negarlo. Purtroppo, persino i 5stelle ci hanno superato e siamo appaiati a Calenda e alla “morente” Forza Italia, nonostante un’affluenza molto bassa al Sud. Un disastro assoluto. La dignita imporrebbe dimissioni immediate”. A poche ore di distanza dal risultato elettorale il monzese Paolo Grimoldi, deputato e già segretario nazionale della Lega Lombarda, esce allo scoperto contro i vertici del partito attraverso una nota, pubblicata anche su Facebook, rivolta ai militanti della Lega.
“Lascio a ciascuno di voi l’analisi delle cause, ognuno ha un proprio ambito di esperienza, il mio è l’ascolto, il territorio e i militanti Lombardi – continua Grimoldi – trovo singolare che una forza che si definisce ‘autonomista’ abbia gestito tutta la campagna elettorale – e molto altro – solo con commissari imposti dall’alto – spesso persino con nomine ad hoc in segreterie locali e a volte commissariando solo con l’arroganza, anche formale, di un sms e – cosa gravissima – in sfregio all’opinione dei militanti, senza mai aver coinvolto la base, i territori e gli amministratori locali in scelte, nomi e neppure motivazioni di un commissariamento. Troppe volte senza neppure il rispetto umano di una telefonata”.
“L’unica via da percorrere per uscire da questo disastro e ricostruire il nostro movimento e la credibilità – conclude Grimoldi – è andare subito a congresso: serve subito il congresso della gloriosa Lega Lombarda. Va ridata la voce alla base, ai sindaci e ai territori attraverso una Lombardia di rappresentanti democraticamente votati ed acclamati per meriti. La questione è politica e va affrontata. La rappresentanza dal basso sarebbe l’abc dell’autonomia… Nelle prossime ore vi farò sapere iniziative concrete”.