MILANO – Regione Lombardia ha stanziato nuove risorse per favorire forme di aggregazione tra i pediatri di famiglia. Il totale, 1.500.000 di euro, sarà destinato agli studi professionali dei medici per il personale amministrativo e infermieristico. La delibera, approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, contiene la preintesa sull’accordo integrativo regionale per la pediatria di famiglia valido per l’anno 2023.
Tra gli obiettivi, quello di stimolare una maggiore collaborazione tra pediatri mantenendo in valore della prossimità nella distribuzione degli studi, in attuazione dell’Accordo Collettivo Nazionale.
Una delle novità contenute nel provvedimento è l’abbassamento del numero degli assistiti da 0 a 5 anni per i pediatri. Da 600 passano a 500 al fine di aumentare il numero di pediatri.
All’interno dell’atto novità anche per il progetto ‘ambulatori pediatria di famiglia al sabato’. L’iniziativa, già avviata in alcune Ats con esito positivo, sarà ampliata in tutta la regione.
Il ‘modello’ prevede una consulenza telefonica il sabato da parte dei pediatri di famiglia a cui può far seguito l’invio ad ambulatori territoriali in cui operano altri colleghi. Il servizio è attivo nelle giornate di sabato che non risultino essere festività. L’utenza accede al percorso attraverso il numero unico 116117.
Gli operatori della COI (Centrale Operativa Integrata), valutate le situazioni di eventuale emergenza, per le quali attivare il 118, registrano ed incanalano le richieste coerenti per età alla Centrale Telefonica Pediatrica (CTP), una per ogni sede di Ats, che effettua la consulenza.
I pediatri – dichiara l’assessore al Welfare Guido Bertolaso – sono un pilastro fondamentale della salute pubblica. Si occupano non solo di curare bambini e ragazzi ma anche di seguirne la crescita in una fase della vita molto delicata. Con l’approvazione della preintesa Regione Lombardia ne sostiene il ruolo. In particolare incentivando la collaborazione tra i professionisti attraverso lo stanziamento di fondi utilizzabili per il pagamento del personale di studio. Parallelamente andiamo incontro alle esigenze delle famiglie con l’estensione regionale del progetto di apertura degli ambulatori anche nella giornata del sabato”.