Come ogni inizio anno, è tempo di bilanci e di previsioni. Dopo un 2024 in cui i rincari hanno solo in parte rallentato la propria corsa, si affaccia un 2025 che rischia di essere caratterizzato da nuovi rialzi dei costi energetici. Lo afferma Federconsumatori con una nota.
È di pochi giorni fa, infatti, la notizia dell’aumento di oltre il 18,2% delle tariffe dell’energia elettrica per il primo trimestre 2025 per i clienti vulnerabili (che fa temere anche per l’andamento delle tariffe sul mercato libero). Inoltre, a far crescere la preoccupazione sul fronte del gas (i cui costi si mantengono ancora su livelli notevolmente più elevati rispetto a prima della guerra), è proprio la scadenza degli accordi russo-ucraini per il trasporto del gas.
Alla luce di tale situazione, che rischia di trascinare verso la crescita diverse voci di spesa, l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato che, nel nuovo anno, si prospetta un aggravio di + 912,20 euro annui a famiglia.
Oltre ai rincari nel settore dell’energia, non mancano anche quelli in campo alimentare, delle assicurazioni, della scuola, e della ristorazione. Assenti, quest’anno, gli aumenti dei pedaggi autostradali: l’emendamento alla Legge di bilancio che avrebbe introdotto un incremento dell’1,8% è stato, infatti, ritirato.
La stangata in arrivo con il nuovo anno si abbatterà su una situazione già compromessa dai continui rincari registrati negli ultimi anni, che hanno determinato modifiche nelle abitudini di consumo e rinunce.