I dati Istat su potere d’acquisto e risparmio non sono ancora soddisfacenti, con i consumi delle famiglie che crescono a ritmo ancora troppo lento. Un fatto che, dopo due anni di caro-vita e di listini ritoccati al rialzo, si spiega con la mancata riduzione dei prezzi: sono proprio i prezzi alti (che si stanno infatti mantenendo ai livelli precedenti, senza accennare a calare) a impattare direttamente sui consumi delle famiglie. Lo sostiene il Codacons commentando i dati diffusi dall’Istat (istituto nazionale di statistica).
Il Codacons sottolinea, inoltre, il calo della propensione al risparmio rispetto al trimestre precedente, con gli italiani che devono ancora fare ricorso ai propri risparmi per far fronte alle spese.
“Dati che non soddisfano, in particolare per quanto riguarda i consumi delle famiglie – dichiara il presidente Carlo Rienzi -. L’onda lunga dei rincari continua a farsi sentire, spingendo gli italiani a utilizzare i risparmi per mantenere i consumi inalterati”.
Il Codacons: “Nel 2023 risparmi degli italiani al minimo storico”
Aprile 6, 2024