LIMBIATE – “Occorre dirlo in maniera chiara: altri arrivi nel’hub di Limbiate sono inaccettabili”. Questa la presa di posizione del vice capogruppo della Lega in Regione Lombardia, Andrea Monti circa il centro di accoglienza immigrati di Mombello, a Limbiate.
“Venerdì scorso – prosegue Monti – durante l’incontro pubblico organizzato dalla Lega alla presenza anche del Presidente della Provincia, abbiamo raccolto la richiesta chiara e netta che arriva dai cittadini e dagli amministratori di Limbiate: gli spazi di proprietà della Provincia, attualmente utilizzati dalle cooperative per l’accoglienza profughi del ‘mini hub’, devono tornare nella disponibilità dei cittadini della Brianza. Limbiate ha già dato abbastanza e l’esperienza della struttura di Mombello deve terminare con la scadenza naturale del permesso di utilizzo, che a quanto mi risulta sarebbe il 31 dicembre 2019”.
“Il Prefetto invece – aggiunge Monti -, lungi dall’intraprendere la ricerca di un’area alternativa, a pochi giorni dalla fine dell’anno, trasferisce ulteriori 23 ospiti, portando il numero complessivo a oltre 100 presenze. Senza contare che, come ha avuto modo di ricordare il Presidente della Provincia Santambrogio, le cooperative non pagano un centesimo di affitto per occupare un’area così importante e di quelle dimensioni. Credo che il Prefetto debba affrontare subito la situazione e trovare altri luoghi più idonei per i richiedenti asilo. In questo senso potrebbe essere una bella idea chiedere la disponibilità ai sindaci di Desio, Seregno e Lissone, proprio quelli con cui ha dimostrato di avere un certo feeling, quando si è trattato di dare risonanza alla campagna regionale del PD contro Trenord”.
“Anche perché – conclude Monti -, a voler ben vedere, contrariamente a ciò che riguarda il servizio ferroviario, ambito su cui la Prefettura non ha alcuna competenza, quello della gestione dei richiedenti asilo sarebbe proprio un suo compito. Gli aspiranti profughi vengano dunque ricollocati altrove, dato che Limbiate è incompatibile con questa situazione ed è necessario che gli spazi vengano liberati una volta per tutte”.