BRIOSCO – Si era capito fin dall’inizio dell’avventura amministrativa che il sindaco Antonio Verbicaro non avrebbe avuto vita facile in municipio. Ieri si è passati dalle previsioni alle conferme: dimessi sette consiglieri comunali, il primo cittadino va a casa. Ora arriverà il commissario prefettizio per traghettare il Comune fino alle prossime elezioni.
La Quaresima per il sindaco era già iniziata da un pezzo. I rancori in seno alla maggioranza erano nati ancora prima dell’insediamento in municipio. Sempre gestiti dalle segreterie, fino all’ultimo episodio avvenuto un mese fa, quando l’ex assessore Giuseppe Redaelli. Enzo Formenti e Daniela Mattioli avevano deciso di lasciare la maggioranza che, in virtù di questo gesto, non aveva più i numeri per governare. Rimanevano due possibilità: o ricompattarsi al più presto, anche perché all’orizzonte c’è il bilancio da approvare, o staccare la spina. I tre dissidenti hanno scelto quest’ultima soluzione trovando pieno appoggio nei consiglieri di opposizione (Giuseppe Motta, Vera Dell’Oro, Silvia Zamprogno e Antonio Squitieri), che a loro volta hanno deciso di firmare le dimissioni per interrompere anzitempo l’esperienza amministrativa di Verbicaro mettendolo politicamente in croce.
“Un gesto di estrema irresponsabilità – commentano i vertici della Lega, che hanno subito diffuso una nota di condanna – che arriva nel pieno dell’emergenza pandemica e durante la campagna vaccinale, su cui come amministrazione stavamo organizzando attività di supporto alle prenotazioni ed agli spostamenti dei cittadini. Tale decisione, attuata a pochi giorni dall’approvazione del bilancio, mette a rischio importanti provvedimenti a vantaggio della popolazione come la riduzione della Tari alle attività produttive, la realizzazione di lavori pubblici e il secondo lotto del progetto di videosorveglianza. Anche lo stanziamento di 100mila euro approvato questa settimana da Regione Lombardia per il nostro Comune potrebbe saltare, così come altri fondi statali. La nostra volontà è sempre stata quella di ricucire eventuali rotture e proseguire il mandato nell’interesse dei cittadini. Dall’altra parte però Formenti, Redaelli e Mattioli non hanno mai voluto confrontarsi con noi, né parlarci dei motivi della loro scelta che ad oggi rimangono a noi totalmente sconosciuti”.
“La Lega – aggiunge il commissario provinciale Andrea Villa – è già pronta per continuare ad essere forza di governo del Comune e si presenterà senza paura ma con orgoglio agli elettori per proseguire l’esperienza terminata a causa dell’immaturità di persone che si sono dimostrate inaffidabili e non all’altezza. Anticipo già che Verbicaro sarà il nostro candidato sindaco”.
Dalla Lega non nascondono perplessità per l’atteggiamento di Forza Italia, “partito da sempre alleato, che in questo specifico contesto non ha voluto o saputo gestire una situazione così delicata e dannosa per la comunità”.
L’assessore regionale Fabrizio Sala, coordinatore provinciale di Forza Italia, vuole però rassicurare i suoi alleati: “Noi prendiamo le distanze dalle dimissioni. Il consigliere che si è dimesso non ce lo ha nemmeno comunicato, né siamo riusciti a parlarle. Se ci sono problemi, si risolvono: se non è capace di dialogare, si assuma la responsabilità. Per quanto ci riguarda l’alleanza con la Lega resta salda”.