MONZA – L’ex assessore alla Sicurezza Paolo Confalonieri non ci sta alle accuse del suo successore. Nel nostro articolo avevamo riportato le critiche che Federico Arena aveva lanciato sui social contro la precedente Amministrazione comunale rea, a suo dire, di aver lasciato in eredità una Polizia locale da ricostituire. Accuse che Confalonieri rimanda al mittente.
“Sotto la mia responsabilità politica la Polizia locale ha operato con dedizione, professionalità e competenza per tutti i cinque anni del mio mandato – ci scrive Paolo Confalonieri – con risultati eccellenti e documentati con resoconti annuali precisi e puntuali al Consiglio comunale e alla città”.
Una politica, in tema di sicurezza, certamente diversa quella abbracciata dalla Giunta di centrosinistra guidata da Roberto Scanagatti, proprio come spiega Confalonieri.
“Faro per la mia azione è sempre stata la legislazione, nazionale e regionale, che assegna compiti ben precisi alla Polizia locale, complementari a quelli delle Forze dell’ordine, responsabili per legge dell’ordine pubblico – continua – Sotto il mio mandato politico la Polizia locale svolgeva un ruolo multiforme su tutti gli aspetti del vivere di una città favorendo i comportamenti positivi (polizia di prossimità con presidi nei quartieri e “security point”, primi incontri di avvio del controllo di vicinato, educazione stradale, presenza di agenti a piedi e di pattuglie in auto e in moto), contrastando le illegalità (ambientali, edilizie, commerciali), le occupazioni abusive e la prostituzione esercitata in luoghi abitati, controllando le aree sensibili, governando situazioni di emergenza viabilistica; tutto questo grazie a nuclei specialistici di eccellenza”.
L’ex assessore ricorda anche l’introduzione del sistema di videosorveglianza da lui introdotto nel 2007 durante la Giunta Faglia e successivamente esteso con telecamere in città, software fruibili a Polizia e Carabinieri, attivazione di varchi elettronici di controllo dopo un confronto con i residenti.
Paolo Confalonieri non accetta quello zero in pagella assegnato dal suo successore alla sua Polizia locale. Ricordando “Un modello di sicurezza partecipata e diffusa a servizio di una città sempre – continua – ben presidiata dalle Forze dell’ordine sotto l’egida del prefetto: entrambe non ringrazieremo mai abbastanza. Una città che volava alto e che tra il 2016 e il 2017 grazie alla visita di Papa Francesco, ai concerti di Ligabue, agli I-days oltre che al Gp ha ospitato serenamente centinaia di migliaia di visitatori che restavano a bocca aperta per le nostre bellezze”.
Certo, il nuovo modello di Polizia locale introdotto da Federico Arena non gli piace. “Forse vivere serenamente non ci aggrada – conclude – per cui meglio attizzare paure per far credere di essere accerchiati e minacciati in continuazione e dotare la polizia locale di strumenti sempre più aggressivi. Ho sempre rispettato e sempre rispetterò la democrazia e se il modello preferito dai più è quello che ci spinge a essere sempre più armati me ne farò una ragione”.
B. Api
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Approvo completamente quanto ricordato da Paolo Confalonieri . Ricordo al nuovo assessore che non si è apprezzati quando si screditano gli altri ma quando ci si comporta correttamente e si ottengono risultati