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La storia di Max, di corsa per 40 km spingendo Alessio Tavecchio

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 14 Feb 2019   Posted by Barbara Apicella


MONZA -. La fatica non lo spaventa. Tutt’altro. L’idea di percorrere 40 km spingendo sulla sedia a rotelle un esempio di tenacia e determinazione lo inorgoglisce e lo galvanizza. Un’impresa sotto il segno dell’amicizia e della solidarietà quella che ha deciso di portare a termine Massimiliano Monzano, operaio monzese, appassionato di montagna e di running. Il prossimo 7 aprile correrà la Milano Marathon spingendo per 40 km Alessio Tavecchio, monzese che da 25 anni è costretto sulla sedia a rotelle a causa di un incidente motociclistico.

Non una semplice esperienza personale: Massimiliano ha deciso di coinvolgere in questa avventura anche tanti runner del Gruppo Amici della Montagna e dei Gamber de Cuncuress. Perché questo universo è particolare: certamente ci sono competizione e voglia di tagliare per primi il traguardo, ma al tempo stesso anche la determinazione di aiutarsi nei momenti di difficoltà e di fatica.

Massimiliano si sta allenando: lo vuole accompagnare da solo Alessio lungo i 40 km ma sa che, qualora per qualsiasi motivo avesse bisogno di una mano (o meglio di due gambe), ci sono i suoi compagni di avventura. Anche perché l’evento ha uno sfondo benefico:  la Milano Marathon è un  condensato di sport e solidarietà. La quota di iscrizione è una donazione a favore di uno dei progetti solidali che partecipano all’evento. Monzano ha deciso di correre a favore e insieme alla Fondazione Alessio Tavecchio.

“Sono sempre stato un grande appassionato di montagna, cresciuto nel Gruppo Amici della montagna – racconta -. Cinque anni fa mi sono avvicinato anche al mondo del running e oggi faccio parte dei Gamber de Cuncuress. Durante la  100 km del Passatore da Firenze a Faenza da concludere in 13 ore ho incontrato alcuni ragazzi non vedenti. Abbiamo percorso insieme un tratto e sono rimasto davvero strabiliato dall’impegno e dalla tenacia che ci hanno messo in quella gara. Malgrado le difficoltà sono arrivati fino in fondo. Ma io mentre correvo potevo anche ammirare la bellezza del paesaggio, della natura che ci circondava. Loro no: erano avvolti nel buio più completo”.

A quel punto Massimiliano ha deciso che avrebbe messo la sua passione per le maratone a disposizione della solidarietà, avvicinandosi pian piano al mondo della disabilità. Naturale l’incontro con la Fondazione Tavecchio da oltre vent’anni presente sul territorio e con il suo vulcanico presidente. Nel frattempo ha diffuso la voce tra amici e appassionati, creando un vera e propria catena di solidarietà, unendo tanti maratoneti che a staffetta spingeranno la sedia a rotelle dei diversamente abili.

Felicissimo anche Alessio Tavecchio. “Ringrazio Massimiliano e a chi il 7 aprile permetterà di correre a chi neanche sa camminare – commenta Alessio Tavecchio -. Grazie alle tante persone che si iscrivono e si iscriveranno, a mio papà ex maratoneta, a tutta la squadra della Monza Marathon Team. Grazie a chi correndo e facendoci correre ci permetterà di raccogliere fondi per il nostro progetto dell’orto che vogliamo diventi accessibile a tutti: normodotati, disabili e anziani. Un orto e un vigneto che tra tre anni donerà a Monza persino un vino. Un orto dove organizzeremo corsi e attività per offrire una possibilità di formazione e di lavoro”.

Barbara Apicella

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