MONZA – Uno scrittore davvero unico: sta vivendo una situazione particolare, quella della malattia, ma ha forza da vendere ed emozioni da regalare. Pippo Musso, uno degli ospiti della Residenza San Pietro, nei giorni scorsi ha presentato il suo libro. Un’iniziativa fortemente sostenuta dalla Cooperativa La Meridiana in occasione della Giornata mondiale della SLA.
Un incontro emozionante e a tratti commovente. La sala gremita di persone ha applaudito Pippo e si è stretta in un abbraccio simbolico con gli ammalati del Centro e con gli ammalati di SLA di tutto il mondo. Attraverso la voce degli attori, abbiamo ascoltato la storia di Pippo che, dopo una vita di duro lavoro, raggiunge l’età della pensione e si ammala di SLA. La sua vita è stravolta e Pippo non la vuole più, finché accetta il cambiamento e rinasce, scoprendo di essere capace di felicità anche nella malattia. Di qui il sottotitolo del libro, “Non basta la SLA per spegnere la vita”.
Il libro, edito dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti presieduta da Arnoldo Mosca Mondadori, è un racconto semplice e bellissimo, una composizione di quadri di vita che permettono di passare attraverso infiniti stati d’animo che ogni persona vive nel proprio quotidiano: gioie e dolori, paure, sogni, amori, abbandoni … ma anche incidenti di percorso che mettono alla prova la propria forza, o meglio, il proprio amore per la vita.
L’esperienza di Pippo Musso è un dono per tutte le persone che cercano il senso e il valore della vita, è una ventata di speranza e anche di spiritualità. La presentazione del libro che ha scritto con gli occhi, grazie ad un pc oculare, è stato un vero e proprio evento in cui due attori hanno recitato alcuni brani fra più significativi per trasferire il suo vissuto e soprattutto il suo messaggio. Ma non finisce qui, perché il libro è anche l’occasione per La Meridiana di sottolineare l’importanza dell’attività di scrittura, soprattutto quando la vita viene gravemente limitata: scrivere ed esistere diventano una parola sola, scriveresistere.
La presentazione di questo libro è stata l’occasione per dare l’annuncio della nascita della prima redazione al mondo di malati di SLA: la Redazione SLAncio, formata per ora da tre pionieri, Pippo Musso, Luigi Picheca e Claudio Messa. Appena formata sta costruendo in segretezza la propria identità, prima di uscire allo scoperto con un blog e un sito. Il tema? ScrivereL’Amore per la vita: una grande sfida e una grande lezione per tutti.
“Abbiamo incoraggiato tutte le iniziative – precisa Roberto Mauri direttore della Cooperativa La Meridiana – che potessero offrire ai nostri ospiti un senso e una maggiore motivazione alla vita. Non solo. Siamo consapevoli che le persone che vivono nella RSD San Pietro sono custodi di esperienze e riflessioni che rappresentano importanti valori che meritano conoscenza e diffusione e non possono fermarsi entro le nostre mura. Da quando è stato inaugurata la nuova residenza RSD San Pietro, Progetto SLAncio, abbiamo registrato significativi miglioramenti. Fra le persone in stato vegetativo più del 10% ha mostrato un incremento dei contenuti della coscienza ed una maggiore contestabilità con l’ambiente e le persone. Una percentuale superiore alla media dei “risvegli”, che sino a pochi anni fa si aggirava intorno al 3% . Viviamo la speranza che la ricerca scientifica possa migliorare lo stato delle persone malate di SLA. Nel frattempo siamo in prima linea per incoraggiare tutto ciò che favorisce una migliore qualità della vita di queste persone. Siamo molto contenti, dunque, della nascita di questa redazione. Sicuramente un bene per i nostri ospiti, un bene per la comunità”.