MEDA – Un grave incidente stradale avvenuto a Milano, la notizia che rimbalza anche in Brianza. Sabato mattina, quando la vittima è stata dichiara clinicamente morta, il giro di telefonate è stato inarrestabile e ha contribuito a diffondere sgomento e dolore: il pedone investito nel pomeriggio di venerdì a Milano in via Melchiorre Gioia, mentre attraversava la strada sulle strisce dopo essere andato a prelevare del denaro contante al Bancomat, è Paolo Galimberti. Dirigente dell’Areu, l’Azienda regionale dell’emergenza urgenza, il medico di 58 anni residente a Meda è molto conosciuto in Brianza per gli anni di professione esercitati all’ospedale di Desio nel reparto di Rianimazione.
“Più volte ho lavorato con lui gomito a gomito – racconta Antonio Colombo, già primario di Neurologia nella stessa struttura sanitaria – proprio per affrontare le emergenze in seguito agli incidenti stradali. Mai avrei pensato che un giorno proprio lui potesse essere la vittima”.
Colombo, a sua volta, ha appreso la notizia da un altro ex collega dell’ospedale di Desio, il gastroenterologo Giovanni Casella che è un punto di riferimento per quanto riguarda la celiachia: “Piangeva come un vitellino – racconta Colombo – ma proprio questo mi ha indotto a pensare che non poteva essersi sbagliato nel comunicarmi la tragica notizia”.
Galimberti durante la sua carriera era stato davvero capace di farsi voler bene da tutti, dai pazienti e dai loro familiari, ma anche dai colleghi. “Era una persona straordinaria – afferma Colombo – dotato di una notevole sensibilità. Proprio questa l’aveva spinto a fondare la sezione della Croce Bianca di Mariano Comense, di cui è stato a lungo il direttore sanitario. Ed era un gran bravo collega, quello che tutti vorremmo avere al nostro fianco: professionalmente molto preparato, è sempre stato un valore aggiunto per l’ospedale di Desio. Io neurologo, lui rianimatore, abbiamo collaborato molte volte in ospedale e ho avuto la fortuna di conoscerlo ed apprezzarlo”.
Anche Colombo è rimasto molto scosso dalla notizia della morte. Anche perché lo aveva incontrato proprio la sera precedente l’incidente. A Meda il Cob, Comitato Ovest Brianza, di cui Colombo è coordinatore, aveva organizzato un incontro pubblico sulla riorganizzazione della sanità lombarda e sull’azzonamento delle Asst (aziende socio sanitarie territoriali). Galimberti era intervenuto, così come altri medici della zona, anche ex colleghi dell’ospedale.
“Sembrava quai una rimpatriata – racconta Colombo –. Io e lui ci siamo abbracciati dopo quattro anni con la promessa di trovarci di nuovo senza lasciare passare troppo tempo”. Il destino ha deciso diversamente: il giorno dopo una Citroen C4 lo ha falciato sulle strisce pedonali proprio di fronte al suo ufficio nella sede dell’Areu. Galimberti, finito sul parabrezza, è stato scaraventato con violenza a terra a qualche decina di metri di distanza. Subito la corsa in ospedale, dov’è giunto in condizioni gravissime. Sabato mattina non è stato possibile fare altro che dichiarare la morte cerebrale. Galimberti, che nella sua carriera ha salvato numerose persone, aveva già deciso di donare gli organi per continuare a essere d’aiuto fino all’estremo, con la sua morte, a beneficio di malati in attesa di trapianto”.
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