“Un onore e una grande emozione!”. Questo il primo commento del senatore brianzolo Gianmarco Corbetta, che giovedì mattina al Senato ha svolto l’intervento finale in dichiarazione di voto sulla riforma costituzionale per il taglio del numero dei parlamentari.
“Ho avuto la responsabilità di rappresentare il più grande gruppo politico presente in Parlamento – spiega Corbetta – in un passaggio cruciale di una riforma epocale nella storia della nostra Repubblica”.
“Della riduzione del numero dei parlamentari – commenta il senatore brianzolo – si discute in quest’aula dai primi anni 80, quando alcuni di noi erano soltanto dei bambini. Qualche tentativo precedente è fallito perché inserito in disegni enormi che stravolgevano la nostra Costituzione. Non c’è alcun bisogno di interventi disorganici e confusi che sconvolgono le regole. Con noi si apre la stagione degli affinamenti chiari e puntuali della nostra Carta Costituzionale per aggiornarla e renderla ancora più bella. Stiamo vivendo una legislatura costituente che darà più voce ai cittadini e nel contempo manterrà assolutamente centrale il ruolo del Parlamento. Passeremo dall’avere un parlamentare ogni 64 mila abitanti ad uno ogni 100 mila, raggiungendo uno standard paragonabile a quelli delle maggiori democrazie del nostro Continente. Produrremo anche un risparmio di 500 milioni a legislatura: il taglio netto dei costi della politica è un segnale potentissimo di cambiamento!”.
“Ci sarebbe piaciuto – conclude Corbetta – che questa riforma venisse votata da tutto il Parlamento. Invece c’è chi si è sfilato subito e chi ha finto di sostenere il taglio, casualmente prima delle elezioni europee, per poi opporsi strenuamente, casualmente una volta archiviate le elezioni europee! Non è certo un caso che per arrivare a pochi passi dal traguardo con una riforma così chiara ed efficace, ci sia voluto il Movimento 5 Stelle. Perché siamo un movimento rappresentato in Parlamento da portavoce che hanno mantenuto la loro identità di cittadini”.