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“Tutto quello che volevo”: al Binario 7 una sentenza che ha fatto storia diventa spettacolo teatrale

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 11 Gen 2020   Posted by Gualfrido Galimberti


MONZA – Torna la prosa di “Teatro+Tempo Presente” al teatro Binario 7. Oggi (sabato 11 alle 21) e domani (domenica 12 alle 16), doppio appuntamento con Cinzia Spanò. Vestirà i panni della giudice Paola Di Nicola e ripercorrerà la storia della sua rivoluzionaria sentenza

Una storia che ha fatto molto scalpore qualche anno fa. Due ragazzine di 14 e 15 anni, studentesse iscritte a uno dei licei migliori della capitale, si prostituivano dopo la scuola in un appartamento di viale Parioli. Il caso ha avuto un forte risalto per via dei clienti che frequentavano le due ragazze: appartenevano tutti alla “Roma bene”.

La storia inizia quando la strada della più piccola delle ragazze incrocia quella della giudice Paola Di Nicola, chiamata a pronunciarsi su uno dei clienti della giovane. La giudice, che deve esprimersi anche sul risarcimento del danno alla giovane, oltre che sulla condanna alla reclusione e alla multa dell’imputato, si accorge subito che nessuna cifra potrà mai restituire alla ragazza quello che le è stato tolto.

“Com’è possibile risarcire quello che ha barattato per denaro dandole altro denaro? Se adesso disponessi di risarcirla in questo modo, non farei che ripetere la stessa modalità di relazione stabilita dall’imputato con la vittima, rafforzando in lei l’idea che tutto sia monetizzabile, anche la dignità. E come può inoltre il denaro proveniente dall’imputato, il mezzo cioè con cui lui l’ha resa una merce, rappresentare per quella stessa condotta il risarcimento del danno?”.

E allora la sentenza: “Due anni di pena e l’acquisto di trenta libri e due film sulla storia e il pensiero delle donne, in favore della vittima”.

Lo spettacolo è dedicato alla Giudice Paola di Nicola e alla sua coraggiosa e sorprendente sentenza. Attraverso il suo sguardo si parte alla scoperta di un’altra realtà, molto diversa da quella che immaginata. All’epoca infatti, attraverso una narrazione che ha fatto leva prevalentemente sugli stereotipi, i media hanno fortemente inquinato la lettura collettiva della vicenda. Lo stigma è caduto soprattutto sulle giovani, che proprio in virtù del fatto di non essere percepite come vittime sono divenute vittime una seconda volta.

Biglietti d’ingresso a 18 euro (12 euro il ridotto, 6 euro per gli Under 18).

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