VIMERCATE – “Sul prolungamento della Metropolitana da Cologno Nord a Vimercate la Regione Lombardia dice in sostanza ai Comuni interessati di arrangiarsi e di anticipare i soldi per la progettazione. Regione metterà la sua quota nel 2022. In tal modo non si potrà però partecipare al bando MIT che si chiude a dicembre 2020”. Non è per nulla soddisfatto Marco Fumagalli, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, dopo aver ricevuto la risposta a un’interrogazione sul prolungamento della metropolitana.
“È chiaro – spiega Fumagalli – che Regione si sfila da quest’opera adducendo tra l’altro che si deve prevedere anche una interconnessione con la linea ferroviaria (la più vicina è Arcore). Ma l’affermazione “A ciò si aggiungano le considerazioni in merito non solo alla ripartizione dei costi di costruzione dell’infrastruttura (oltre che per la realizzazione anche per la manutenzione) ma anche dei costi di esercizio per la parte non coperta da introiti tariffari” è degna di un avaro alla Zio Paperone e la morale è che Regione Lombardia non crede in questo progetto e non vuole metterci nemmeno un euro. Tutto questo mentre i Comuni interessati dal prolungamento si stanno “scapicollando” per approvare il bilancio al più presto e con un congruo stanziamento per la progettazione. Il Comune di Vimercate il 4 marzo approva il Bilancio con uno stanziamento di 200 mila euro”.
“Mi rendo conto che chiedere a Regione Lombardia di comportarsi in modo serio e responsabile è eccessivo e fuori dalla portata dell’ente – ironizza il consigliere pentastellato -. D’altronde quando ho proposto che Regione Lombardia costituisse un tavolo di lavoro, la mozione venne prima rimandata in Commissione, e lì venne bocciata. Il senso della mozione era proprio quello di coordinare l’attività degli enti e superare eventuali ostacoli che guarda caso sono sempre di natura finanziaria. Regione Lombardia è troppo impegnata ad approvare leggi per nuove onorificenze con cui insignire i lombardi e non può certo occuparsi di come prolungare una metropolitana che decongestionerebbe la tangenziale est e ridurrebbe le emissioni in una zona dove l’inquinamento dell’aria è tra i più elevati del pianeta. Perché stupirsi di tutto ciò: è evidente che le priorità di Regione Lombardia sono ben altre. E che i sindaci si arrangino. Mi sorge il dubbio che forse con chi ha questa considerazione per le altre istituzioni il regionalismo differenziato non è la soluzione migliore”.