VAREDO – Le regole le rispettavano a modo loro: adeguandosi al decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, hanno deciso di lavorare con le consegne a domicilio. Il loro traffico, però, riguardava gli stupefacenti. L’attività dei due pusher, però, è stata stroncata dai Carabinieri, che erano impegnati nei controlli degli spostamenti sul territorio, finalizzati al contenimento dell’emergenza e all’isolamento del Coronavirus.
Un marocchino di 29 anni, insieme alla sua compagna italiana trentenne, è salito in auto nella serata di martedì. Non essendo più raggiungibile dai clienti, ha pensato di modificare la sua attività con tanto di consegne a casa. Durante la serata, però, è stato intercettato dalla pattuglia dei Carabinieri. Sottoposto a controlli, estesi anche al domicilio, è stato trovato in possesso di un etto di cocaina. Aveva inoltre 900 euro in contanti, considerati frutto dell’attività di spaccio.
I due, oltre a dover rispondere della detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, sono finiti nei guai anche per il Coronavirus non avendo rispettato le disposizioni che impongono di rimanere nell’abitazione.