SEREGNO – La Regione Lombardia cerca disperatamente posti negli ospedali? La città uno l’ha già, anche poco utilizzato, perfetto per dare un contributo significativo nel tentativo di contrastare l’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus. Per questo motivo il sindaco Alberto Rossi ha deciso in questi giorni di scrivere a Silvano Casazza, direttore generale dell’Ats Brianza, per ricordargli l’esistenza della struttura sanitaria.
Una telefonata tra i due probabilmente c’era già stata nei giorni scorsi. Tant’è che venerdì mattina Casazza, intervenendo al confronto tra i sindaci in videoconferenza con il Prefetto Patrizia Palmisano, non è apparso per nulla sorpreso quando Rossi gli ha fatto presente che sul territorio esiste l’ospedale “Trabattoni Ronzoni” con un reparto di Pneumologia, chiuso proprio di recente e in via temporanea dalla Asst di Vimercate che ha voluto concentrare altrove il personale durante l’emergenza sanitaria.
“Comprendo la logica emergenziale dell’intervento di sospensione dell’attività nella nostra struttura di via Verdi – scrive il sindaco di Seregno – e confido che possa essere una soluzione utile nella complessiva gestione dell’emergenza. Il pensiero del reparto di Pneumologia vuoto mi induce ad una riflessione che porto all’attenzione. In questo momento diverse persone vengono dimesse dagli ospedali quando sono ancora positive agli esami virologi e, magari, hanno qualche residuo di problemi respiratori. È una situazione che tutti, anche noi sindaci, conosciamo bene. A fronte di questa situazione, gli spazi del reparto di Pneumologia dell’ospedale di Seregno potrebbero rappresentare un’opzione strategica per affrontare la prossima fase dell’emergenza”.
La richiesta arriva in un momento in cui c’è fermento all’interno della sanità brianzola e gli spazi delle strutture sanitarie storiche vengono riconsiderati in ottica Coronavirus. Proprio a partire da lunedì, del resto, anche l’ospedale “Borella” di Giussano che si trova a pochissimi chilometri di distanza vedrà l’allestimento di venti posti letto per la degenza anche grazie alla collaborazione di sindaci, aziende e privati cittadini.
“Credo di aver messo sul tavolo una proposta di buonsenso – commenta Rossi – e di utilizzo efficiente delle risorse pubbliche. Confido che i vertici di Ats Brianza sapranno prendere nell’opportuna considerazione quanto ho scritto loro e sapranno costruire una soluzione utile alla collettività in questi giorni davvero complicati”. Per l’ospedale di Seregno, di sicuro, si tratta della possibilità di tornare a recitare un ruolo importante e strategico nella fase dell’emergenza Coronavirus in cui avremo meno persone in gravi condizioni, ma serviranno più spazi per chi non potrà fare ancora ritorno nella sua abitazione insieme ai familiari.