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Coronavirus, Fase 2 a Seregno all’insegna della cultura: oggi l’apertura di due mostre

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 06 Giu 2020   Posted by Gualfrido Galimberti


SEREGNO – La Fase 2 della cultura a Seregno parte con un’accoppiata di mostre di importanti artisti, accomunati dal messaggio “La Città Vuota, la Città Nuova: l’arte racconta e ricostruisce”. Senza una formale inaugurazione (non ancora consentita dalle norme sul distanziamento sociale), aprono oggi sabato 6 giugno le mostre “Il grande silenzio. Fotografie della Seregno deserta ai tempi del Coronavirus”, con le opere di Carlo Silva, e “Paesi”, personale di Maurizio Duranti. La prima mostra sarà allestita al Museo Vignoli, la seconda in sala civica Ezio Mariani.

“Dopo questi lunghi mesi di emergenza e pandemia, volevamo imprimere alla città uno slancio anche in ambito culturale – sottolinea l’assessore alla Cultura, Federica Perelli -. Pur con tutte le precauzioni e tutte le fatiche del caso, abbiamo fortemente voluto ripartire. Abbiamo scelto di farlo con un cartellone di due mostre, tra loro parallele e complementari. Entrambe ispirate alla città vuota, la città senza le persone, quella in cui si respira un grande silenzio. Queste immagini di città inanimate suscitano emozione e suggestione, ma permettono a tutti noi di ricavare un momento per fare sintesi di quanto abbiamo vissuto in questi mesi, per costruire una riserva morale da cui attingere per ripartire”.

“La primavera del 2020 – sottolinea il fotografo Carlo Silva , presentando la mostra “Il Grande Silenzio” – la natura si risveglia con i suoi colori e suoni nella scenografia di una città surreale dove un solo grande silenzio ha cancellato ogni rumore, il silenzio colonna sonora di un film che non avremmo mai immaginato potesse diventare realtà. Una realtà senza protagonisti, scomparsi dai loro palcoscenici, strade, vicoli, negozi, piazze, stadi, scuole, bar, parchi. Molti di loro hanno abbandonato per sempre la scena, ritrovandosi drammaticamente senza voce e senza respiro, circondati da tanti eroi che volevano riportarli fra gli altri. I titoli di coda scorreranno a lungo con i nomi dei protagonisti che hanno sfidato un nemico sconosciuto, invisibile e silenzioso ma che alla fine avranno sconfitto con il proprio sacrificio. Quel silenzio dovrà ritornare da noi non più come colonna sonora di una drammatica realtà, ma come pausa per le riflessioni del nostro vivere quotidiano”.

Con il tema dei “Paesi”, invece, Maurizio Duranti esplora la rappresentazione iconica di un insieme di elementi, le case, per trasformarlo in un “unico”, disegnandone il “ritratto” in una visione dall’esterno. Guardando un paese da lontano, la prima percezione è la forma complessiva, non l’insieme di unità. Questa forma è l’identità iconografica del paese. Duranti estrae la forma dal contesto e la ridisegna in modo quasi cartesiano, restituendone l’immagine in modo concettuale, togliendo ogni componente naturale e suggestiva. Pone questo oggetto-paese in un vuoto-bianco ma mantenendo il punto di vista dal quale è stato ripreso. Il rosso timbrico asseconda, poi, l’astrazione e il concetto. Anche il bianco su fondo nero, con tecnica del collage di carta, asseconda il processo di astrazione dalla realtà illustrativa convenzionale. Con l’uso dell’argento su bianco l’immagine diventa cangiante, rarefatta e quasi evanescente conferendo all’insieme un aspetto sofisticato. La rarefazione del contenuto emozionale, in favore di una lucida osservazione del paese si contrappone all’arte paesaggistica basata su viste emotive di luci e colori.

Le mostre potranno essere visitate fino al 5 luglio, tutti i giorni dalle 17 alle 20, la domenica anche dalle 10-12. Nel rispetto delle normative sul distanziamento sociale, l’accesso sarà contingentato: è possibile (non obbligatorio) prenotare la visita via mail a info.cultura@seregno.info . Ai visitatori è fatto obbligo indossare la mascherina.

Carlo Silva, chi è?
Carlo Silva, Architetto di Seregno fino al 2017 responsabile della grafica, dell’immagine coordinata e dell’Archivio Fotografico online della Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia ha ottenuto diversi riconoscimenti in concorsi fotografici nazionali e internazionali. Tra i più importanti, il terzo premio, come unico italiano, al concorso fotografico “International Garden Photographer of the Year 2010”. Le sue immagini sono state esposte in diverse mostre personali e collettive tra cui Milano, Como, Roma, Firenze, Brescia, Verona, San Marino, Barcellona, Madrid, Londra, Losanna, Cracovia. Nel 2005 e 2009 per le mostre “Prima Visione – fotografie di un anno da Milano al mondo” immagini di cronaca e reportage, è stato selezionato tra i 25 migliori fotografi lombardi da Roberto Mutti, giornalista e critico fotografico de “La Repubblica”.  Nel 2011 ha realizzato la campagna fotografica “La faccia giovane dell’agricoltura lombarda”. I ritratti sono stati esposti al Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano (www.carlosilva.it).

Maurizio Duranti, chi è?
Maurizio Duranti nasce a Firenze nel 1949 e vive a Milano, poi a Genova, poi di nuovo a Milano. Frequenta il liceo artistico a Genova, sempre a Genova, si laurea in Architettura nel 1976 e apre lo studio fino al 1987, anno in cui si trasferisce a Milano.​ Dal 1970 inizia ad occuparsi di arte programmata ed espone il suo lavoro in alcune mostre a Genova., tra cui quella alla Terrazza Martini organizzata da Gianfranco Bruno. Dopo la laurea si occupa di architettura, ma soprattutto di industrial design progettando prodotti per numerose aziende in tutti i settori della casa. Riceve premi internazionali, dieci volte il Good Design Award a Chicago e una Segnalazione D’Onore al Compasso D’Oro a Milano. Numerosi prodotti da lui disegnati sono presenti nelle collezioni dei musei: Athenaeum di Chicago, Bunkamura Design Collection di Tokio, Neue Samlung Museum di Monaco, Museo del Design e Delle Arti Applicate di Gent, Victoria & Albert Museum di Londra. Progetta allestimenti di showroom, negozi e mostre ed è spesso pubblicato sulla stampa nazionale ed estera. Insegna allo IED di Milano dall’83 all’89, poi tiene un workshop alla Domus Academy nel 2007 e per due anni a Brera Design. Sulla sua opera, oltre a numerosi articoli pubblicati sulla stampa nazionale ed estera, sono state edite le monografie: “Maurizio Duranti Avventure Progettuali” D. Baroni, Agepe 1991 e “Maurizio Duranti Disegni e Design” D. Baroni, L’Archivolto, 1993. Nel 2017 decide di occuparsi di nuovo di arte, dall’ultima mostra sul tema de I PAESI tenuta a Genova nell’83, presentato dal critico Germano Beringheli. Il tema dei PAESI lo interessa sempre e lo ritiene un tema attuale nella sua interpretazione concettuale e nella resa artistica. Dal 2012 vive e lavora ad Appiano Gentile (CO). Info: www.maurizioduranti.it

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