DESIO – Una lettera piena di tanti interrogativi riguardo a Parco Tittoni, il grande contenitore di eventi estivi nel parco della villa. E’ quella inviata dal gruppo “Cittadinanzattivavillatittoni”, che pone pubblicamente alcune domande sull’importanza di questa rassegna, sulla reale efficacia che può avere per la valorizzazione della storica dimora e sul rispetto di tutte le normative attualmente in vigore per il contenimento della diffusione del coronavirus. La pubblichiamo qui di seguito in versione integrale:
Accanimento, tenacia, risorse, e purtroppo anche la protervia con cui si persegue questa attività, usando il bene culturale di maggior valore della città, contro il senso comune, la salute, e le leggi di cui continuiamo a chiedere il rispetto, obbligano ad alcune domande. Premessa: in tutti gli atti amministrativi è scritto “ concessione e gestione delle attività culturali e di spettacolo per la valorizzazione della villa Cusani Tittoni Traversi e del suo parco”.
Domande:
– 80 giorni con un bar (circa 90 tavoli) per consumo cibi e bevande, sempre aperto dalle 19,30 alle 1 o 2 di notte, cioè il 100% del tempo, e a fianco sulla scalinata della Villa, circa 5 film e 20 spettacoli (max 200 persone), si chiama “ concessione e gestione delle attività culturali e di spettacolo per la valorizzazione della villa Cusani Tittoni Traversi e del suo parco”?
– Anche gli anni scorsi la somministrazione di cibo e bevande era attiva per il 100% del tempo; il tempo “spettacoli” era circa il 25% : è appropriato il titolo “gestione di attività culturali e di spettacolo” negli atti pubblici?
– Quest’anno la proposta Mondovisione prevede circa il 12% del tempo di apertura alla “gestione di attività culturali e di spettacolo”. Allora posso aprire un bar, vendere anche un po’ di pere e uva, e chiamarlo “fruttivendolo”?
– Un locale di intrattenimento/movida in una storica Villa di delizia, massimo patrimonio artistico culturale della città, valorizza la Villa e il suo Parco? Come un concerto pop in piazza Duomo a Milano serve a valorizzare la Cattedrale, o il contrario? Il codice dei beni culturali, richiamato, impropriamente purtroppo, negli atti, definisce in ben altro e opposto modo la loro valorizzazione.
– L’ingresso del pubblico attraverso le sale foyer, barocca, neoclassica e delle colonne, valorizza la Villa, i cui ambienti dovrebbero essere oggetto di rispetto e tutela?
– L’offerta di Parcotittoni è mirata ad un pubblico giovane, dai 15 ai 30 anni (in maggioranza provenienti da fuori Desio) cui viene offerto un luogo di movida esclusivo, dedicato, connotato. Ma forse che non esistono anche altre fasce di cittadini degni di attenzione? Anziani, famiglie, adulti, persone interessate ad altri tipi di offerta culturale?
– Parcotittoni è concesso in gestione ad un unico soggetto, con la possibilità di derogare sempre ai limiti acustici previsti per il bene stesso e per il contesto urbano residenziale. Non esistono soggetti locali (associazioni, gruppi diversi, scuola di musica ecc.), produttori di offerte culturali “altre e diversificate”, per pubblici diversi, che possono ambire al privilegio di fruire di una tale sede di eccellenza per offrire la loro proposta ? E magari per un pubblico più vasto e variegato, di cittadini diversi, anche over 35?
– Se proprio si ritiene priorità delle politiche pubbliche garantire “movida”, perchè non cercare altre strade, dando spazio a più soggetti, e soprattutto altri luoghi, diversi da villa e parco Tittoni, senza oneri significativi per la collettività, e nel rispetto delle leggi?
– Un post (?) covid così difficile e complicato e le difficoltà economiche, non suggeriscono altre attenzioni? Ad esempio quella di risparmiare agli esercizi privati di bar/ ristorazione/intrattenimento una “concorrenza sleale” in un momento così difficile? Non è meglio lasciare a loro il ruolo di mescere birra, cocktail con quale forma di intrattenimento? Non è questa una materia che attiene prioritariamente all’iniziativa privata?
– E non vogliamo segnalare il tema “assembramenti/rischio”, in presenza dei focolai covid in accensione? In un tempo in cui il sindaco predica anche per le vie della città prudenza, distanziamento, no assembramenti, è proprio necessario invitare ogni sera a Desio (¾ del pubblico viene da fuori) 500, 600 persone? E’ necessario chiudere i cancelli alla 1 o alle 2 di notte? Si valorizza meglio a quell’ora? Chi controllerà sulle misure di tutela sanitaria/Covid e di rispetto delle norme a tutto campo? Il Comune ha predisposto in tal senso?
– Prudenza e attenzione alla tutela della salute pubblica non suggerivano forse ben altro atteggiamento? Come sul tema “salute e inquinamento acustico”, nel cui caso si è scelto di evitare il rispetto del buonsenso, sempre allo scopo di garantire movida per 9 anni, infliggendo disagio, disturbi e danni alla salute dei cittadini dell’area residenziale circostante. Perché tanta pervicacia? A che pro?
– Dice il comunicato del comune: “area bar e cucina … distesa nel romantico boschetto o nel maestoso giardino di fronte alla villa”, appunto piegati – giardino e villa – a scenario di un locale di movida. E questo privato pagherà i 300 euro + Iva al giorno che le tariffe pubbliche, citate negli atti, prevedono per la concessione di spazi del parco? Gli verranno addebitati i costi, sempre previsti dalla delibera tariffe, per l’uso delle sale di Villa Tittoni? Non si configura la possibilità di un danno erariale?
– Il Comune accetta i 9 mila euro proposti da Mondovisione, ma si fa carico di pagare elettricità e acqua. Quanto incasserà dunque alla fine? E, visto che ha acquisito la proposta di mondovisione, pagherà anche le spese per tutte le altre richieste avanzate dal privato (impianto elettrico, rampa disabili, sanificazione villa ecc.)?
– e, da ultima ma non ultima, che dire di tempestività, passione, impegno, preveggenza messi in campo un po’ da tutti i soggetti coinvolti, consiglieri del PD, Redi, sindaco, Mondovisione ecc., per passare, in 10 giorni, dagli amletici dubbi ai pareri legali, alla lista dei prezzi, alla grafica e al programma miracolosamente pronti nel giorno stesso della presa d’atto della proposta? accettata senza nulla eccepire su costi, orari, logistica, organizzazione, controlli ecc.?
Cittadinanzattivavillatittoni