DESIO – Ha sempre incassato tutto senza replicare, per non dare spazio a ulteriori polemiche. La Cooperativa Mondovisione, però, stavolta ritiene che con le critiche a Parco Tittoni, in particolar modo per quanto riguarda la procedura di assegnazione, si sia superato davvero il segno. Per questo motivo il direttore generale Andrea Zorzetto ha deciso di inviare una sua nota alla stampa. Com’è accaduto con i cittadini che hanno esposto le loro perplessità all’amministrazione comunale, così anche stavolta la pubblichiamo in versione integrale a beneficio di tutti i lettori.
Nell’ultima settimana, gli staff di Mondovisione e di Parco Tittoni hanno dovuto assistere alla diffusione sulla stampa e sui social network di illazioni e informazioni fuorvianti, talora false, sostenute da alcuni rappresentanti politici e che chiamano in causa direttamente Mondovisione sulla questione della procedura di assegnazione del bando per la gestione di Parco Tittoni. Riteniamo si sia passato il segno e che non siano più accettabili illazioni in riferimento al nostro operato e alla procedura di assegnazione da parte dell’Amministrazione comunale di Desio.
Certi di poter chiarire la questione una volta per tutte, comunichiamo quanto segue:
– All’inizio del 2020 il Comune di Desio ha pubblicato un avviso esplorativo per la gestione delle attività estive a Villa Tittoni con scadenza 28 gennaio 2020. In quanto “avviso esplorativo” era una procedura apertura a tutti, con il chiaro intento di lasciare la più ampia possibilità di ricevere proposte di vario genere. Per candidarsi, la procedura riteneva sufficiente inviare una lettera su un modello pre-impostato.
– A coloro che hanno risposto a questa procedura, è stato in seguito inviata la lettera di invito per partecipare al bando definitivo di assegnazione con scadenza 4 marzo 2020. Mondovisione ha predisposto un progetto secondo quanto richiesto dal bando.
– Il 6 marzo si è tenuta la seduta per l’apertura delle buste contenente le componenti amministrative e gli elementi di ammissibilità dell’offerta. In questa occasione abbiamo scoperto di essere gli unici partecipanti e quindi anche gli unici ad aver risposto al primo avviso esplorativo.
– Il 9 marzo è iniziata l’emergenza Covid con la procedura aperta ed entrata nella fase di aggiudicazione. Ciò che è accaduto con l’emergenza sanitaria, nei mesi di marzo e aprile, è storia nota a tutti.
In questo periodo, come tutti gli operatori del settore cultura e spettacoli, in una situazione di sospensione delle nostre attività, abbiamo lavorato per capire quale sarebbe potuto essere — nel rispetto dei vari DPCM che si sono susseguiti — il modello di progetto realizzabile per l’estate 2020. Come per decine di altri servizi e progetti, le cause di forza maggiore imposte dal Covid richiedevano un ripensamento delle attività e una riprogrammazione di quanto elaborato a febbraio. Verso la metà di maggio abbiamo messo a punto un modello di gestione che rispettasse le nuove normative e le richieste iniziali del bando, senza però snaturare il progetto estivo nel suo complesso.
L’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno avvalersi di un parere legale per valutare l’ammissibilità di una modifica al progetto originario. Mondovisione non ha richiesto o consultato alcun parere legale, né visto la relazione di quello richiesto dal Comune. Abbiamo fatto ciò che hanno fatto tutti gli imprenditori del settore per affrontare l’emergenza, ovvero lavorare per rendere attuabili i progetti, al fine di salvare il nostro lavoro e quello dei nostri collaboratori.
A metà giugno l’Amministrazione ha ritenuto idonea la modifica del progetto, autorizzando l’avvio della nona edizione di Parco Tittoni, che abbiamo inaugurato il 26 giugno solo grazie a una fatica organizzativa senza precedenti. L’accettazione del nostro progetto è stata ovviamente vincolata all’obbligo di osservanza di
tutte le misure di prevenzione sanitaria previste dalla normativa in atto, che comportano e comporteranno maggiori responsabilità, ma anche maggiori rischi gestionali e che abbiamo deciso di assumerci. Per fare qualche esempio: la capienza massima è passata da 3000 persone a circa 500, sono stati resi obbligatori il posto a sedere nell’area eventi, la misurazione della temperatura all’ingresso, la disinfezione delle mani e la mascherina, da indossare fino al raggiungimento del proprio tavolo e in tutti gli spostamenti interni.
Ci siamo trovati, nostro malgrado, nel mezzo di una polemica politica tra maggioranza e opposizione che sta screditando il lavoro di una cooperativa come Mondovisione, che è sul territorio da anni e ha portato a termine con successo progetti con amministrazioni pubbliche di ogni colore, operando sempre nel rispetto della legge. Speravamo che l’emergenza sanitaria, come ha accomunato tutti nella difficoltà, ci avrebbe accomunato anche in uno sforzo costruttivo per ripartire tutti insieme, per il bene della città.
Restiamo a disposizione di chi voglia approfondire il metodo con cui svolgiamo il nostro lavoro di animazione culturale delle città e la rigenerazione di luoghi che da “bene inutilizzato” cerchiamo di rendere “bene fruibile per la collettività”.
Andrea Zorzetto
Direttore Generale
(Foto @ Riccardo Trudi Diotallevi)