SEREGNO – Ancora problemi negli alloggi comunali, altri soldoni che l’amministrazione comunale deve mettere sul tavolo per provvedere al loro recupero. E, naturalmente, cosa che più interessa in questo momento, per garantire la salubrità degli ambienti. Il tema, purtroppo, in città è ben noto: si ripropone con cadenza periodica non potendo affrontare il problema in un sol colpo, per motivi economici, e dovendo pertanto rincorrere le situazioni di disagio con interventi tampone.
Proprio nei giorni scorsi è finita una relazione sul tavolo del sindaco Alberto Rossi, che l’ha condivisa con la sua squadra di assessori: si tratta del documento preliminare all’avvio della progettazione definitiva ed esecutiva per i lavori di manutenzione straordinaria negli appartamenti situati al piano terra degli alloggi di via Adua, civico 4. Primo passo, insomma, prima di poter procedere ufficialmente.
I tecnici del Comune, infatti, hanno effettuato un sopralluogo dopo che era emersa una situazione di disagio in uno degli appartamenti. E’ emerso che sono due gli alloggi che si trovano in condizioni precarie e che hanno bisogno di un intervento urgente di manutenzione straordinaria. L’immobile, del resto, inizia a fare sentire il peso dei suoi anni. Già negli anni ’80, ormai si parla di quasi quarant’anni fa, era stato oggetto di un intervento di ristrutturazione curato dalla Amsp (quella che era la vecchia Azienda municipale servizi pubblici) che ne era proprietaria.
Uno dei due bilocali, quello che presenta maggiori problemi, non è attualmente occupato: ha ambienti inagibili a causa dello stato di degrado in cui versa a causa delle risalite di umidità dal terreno. L’altro bilocale, invece, è attualmente occupato da un inquilino anziano. Confina con il primo appartamento e inizia a manifestare in alcuni punti un principio di degrado da umidità che potrebbe comportare una successiva insalubrità degli ambienti.
L’ufficio tecnico del Comune, nel corso del sopralluogo, ha anche individuato tutte le soluzioni necessarie per migliorare le condizioni abitative e di sicurezza degli immobili, suggerendo di individuare personale esterno per la progettazione non avendo professionalità specialistica all’interno dell’ufficio. La stima della spesa da sostenere è di 130mila euro.
I motivi di urgenza, tuttavia, si scontreranno con i tempi burocratici della pubblica amministrazione: per quanto si sia deciso adesso di intervenire per risolvere il problema, salvo imprevisti i lavori sono inseriti in calendario per la seconda metà del mese di aprile. Secondo il cronoprogramma stimato dai tecnici, potrebbero concludersi con la fine del mese di giugno.