SEREGNO – Un Consiglio comunale urgente, nella forma della seduta segreta, per fare piena luce con un confronto a viso aperto su tutto ciò che riguarda l’aggregazione industriale tra il gruppo seregnese Aeb e A2A. E’ quanto chiedono i gruppi della minoranza consiliare (Lega, Forza Italia e “Noi x Seregno”) per entrare nel merito della “due diligence”, ovvero di quel documento strategico su cui si fonda tutta l’operazione e che, ancora oggi, molti consiglieri non riescono ad avere tra le mani.
Proprio in virtù di questa “due diligence” Tiziano Mariani (“Noi x Seregno”) si era opposto al Tar, dove sono state riconosciute le sue ragioni, facendo presente che in mancanza di quel documento non ha potuto esercitare in coscienza il suo ruolo di consigliere comunale relativamente all’opportunità dell’operazione tra i due gruppi industriali. Tra polemiche, carte bollate e nuove sollecitazioni, Mariani ha poi finalmente ricevuto la “due diligence” il 22 marzo, con oltre un anno di ritardo dall’inizio dei colloqui tra Aeb e A2A e, ormai, a undici mesi di distanza dal via libera dato all’operazione da parte del Consiglio comunale.
Tenuto alla riservatezza, Mariani ha molto da dire su quel documento ora che ha avuto la possibilità di studiarlo. Cosa che peraltro ha già evidenziato nel corso delle tre serate di Consiglio comunale convocate a fine marzo.
Hanno molto da ridire, però, anche Lega e Forza Italia, che invece non dispongono ancora dell’accesso al documento e che, tuttavia, ora chiedono al sindaco Alberto Rossi di poterne parlare. Anche a porte chiuse, perché i contenuti non vengano divulgati, ma senza archiviare troppo in fretta le motivazioni che hanno spinto a dire sì all’aggregazione industriale. A secondo della disponibilità della maggioranza potrà essere un confronto schietto o un processo politico.