SEREGNO – Il Collegio Ballerini è sempre stato capace di guardare lontano: nei tempi in cui andava di moda il liceo, era stato capace di introdurre nei suoi spazi anche un istituto alberghiero, che oggi è uno dei più apprezzati della Lombardia. Ora un altro passo avanti, che rappresenta proprio una evoluzione di questo progetto: nasce il Polo Tecnico Professionale Europeo dell’enogastronomia e dell’ospitalità. Un nuovo progetto realizzato in collaborazione con il Collegio Castelli di Saronno e con Solidus, associazione che riunisce le principali sigle del food & beverage e dell’ospitalità in generale.
Con simili partner, naturalmente, non si tratta soltanto di un cambio di denominazione, bensì soprattutto di mentalità, di didattica, di orientamento verso la professione. “E’ un modello di istruzione professionale europeo – spiega Giovanni Guadagno, vicepreside del Ballerini e già presidente della Federazione italiana cuochi – attento alle dinamiche delle cosiddette ‘vocational schools’, più efficaci in tema di sviluppo di competenze e attenzioni al mercato del lavoro. Si realizza così un profilo in uscita degli studenti che è allineato al grande mondo della ristorazione e dell’ospitalità, risorsa fondamentale per la nostra economia”.
Questo comporta anche una rivoluzione dal punto di vista didattico. Se il Ballerini già apprezzato per la sua capacità di formare professionisti del settore, ora cambia radicalmente anche il piano di studi: dalla prima alla quinta viene già proposto in base alle competenze, alle conoscenze e alle abilità di standard europeo. E’ la prima scuola del territorio a compiere questo passo importante. Si traduce non solo in una formazione di alto livello, ma anche nell’inserimento nel cosiddetto “Eqf” (quadro europeo delle qualifiche) che l’Unione Europea ha sviluppato per facilitare la comprensione e la comparabilità delle qualifiche nazionali. L’EQF cerca di sostenere la mobilità transfrontaliera di studenti e lavoratori, di promuovere l’apprendimento permanente e lo sviluppo professionale in tutta Europa.
Definito, di conseguenza, anche l’asse portante del nuovo percorso di studi: attenzione al digitale, imprenditorialità con attenzione alle dinamiche moderne del mercato della ristorazione, valorizzazione del made in Italy (intesa come scoperta del prodotto e del territorio), internazionalizzazione, gemellaggio elettronico, educazione civica in chiave internazionale. In più mini master specifici per ottenere certificazioni professionali (alcuni obbligatori, altri utili per valorizzare competenze).
Il Ballerini, con il Castelli e Solidus, però non si ferma qui. Sempre capace di innovare, sta prevedendo certificazioni specifiche, a scelta del candidato, su tematiche professionali (caffè e latte art, macelleria, gelateria, norcineria e tanto tanto altro…) e commerciali quindi non solo sala e cucina ma anche gestione commerciale, organizzativa (dal food cost alla vendita), procedure igienico sanitarie e haccp, comunicazione e marketing. Chi esce da questo percorso, insomma, ha già un profilo di livello internazionale che risponde perfettamente alla propria inclinazione personale, ma anche alle necessità del settore. Trovare un posto di lavoro non sarà dunque un problema: si tratterà anzi di scegliere, perché le offerte non mancheranno.