MONZA – “Gestione dei centri sportivi: come innescare un circolo virtuoso”. È questo il titolo del terzo incontro formativo gratuito promosso dal Coni Monza Brianza, con il patrocinio della Provincia. Il “giro di boa” del percorso in cinque tappe, organizzato per aiutare, sostenere e far crescere le società sportive del territorio e tutti coloro che le governano e animano.
Si terrà sabato 5 febbraio, in questo caso solo online, vista la delicata situazione sanitaria. Il format, però, rimane sempre lo stesso: con le società sportive brianzole protagoniste. Una di loro racconterà e condividerà le buone pratiche attivate in questi anni sul tema specifico. Affiancata da un esperto del settore.
In particolare interverranno Fabio Maglioni, responsabile comunicazione e marketing dell’Ac Leon, che spiegherà come il club calcistico ha avviato una gestione efficace delle proprie strutture, cercando di ampliare anche i ricavi, nonostante le difficoltà legate al Covid.
Poi, Matteo Gerli di Enjoy Sport Center allargherà il campo, dando indicazioni e consigli utili anche alle società che svolgono la propria attività all’interno di un centro sportivo gestito da altri soggetti e a quelle che aspirano a poterne gestire uno in proprio.
Infine, la parte del dibattito e del confronto: per migliorare insieme.
“Tanti Club, una sola Squadra”, infatti, è il titolo del percorso per evidenziare la necessità di fare rete, condividere, contaminarsi positivamente, per crescere tutti singolarmente e come movimento.
“Ritorniamo in campo dopo la pausa natalizia con il terzo incontro del nostro corso formativo, dedicato a un tema a me molto caro: la gestione dei centri sportivi. – dichiara la delegata del Coni MB Martina Cambiaghi – L’obiettivo di questo incontro sarà quello di fornire spunti per una gestione ottimale degli impianti sportivi, affinché possano essere non solo il luogo fisico dove praticare sport, ma soprattutto diventare un punto di rifermento del territorio, coinvolgendo, emozionando e avvicinando le persone per creare una vera e propria comunità.”