GIUSSANO – Giovedì sera, verso le 22, i Carabinieri della stazione cittadina impegnati in uno dei quotidiani servizi di pattugliamento del territorio, notando in via Cavour (Giussano) una Hyundai I10 procedere in maniera sospetta, hanno proceduto a farla accostare e a controllare il conducente. Alla richiesta di esibire i documenti, l’uomo alla guida dell’autovettura, un 33enne di Inverigo (Como) – con precedenti per guida in stato d’ebbrezza e inosservanza delle norme relative al Covid –, mentre spulciava il proprio portafogli raccontando di non avere con sé alcun documento, ha permesso ai militari di intravedere tra le molteplici card custodite nelle taschine, anche una rosa che ha attirato la loro attenzione.
I militari hanno quindi chiesto all’uomo di tirare fuori quella tessera che appariva essere proprio una patente di guida ma l’uomo glissando sulla richiesta, ha proceduto a richiudere il portafogli per metterlo via. Alla successiva richiesta dei carabinieri l’uomo non ha però potuto esimersi e ha consegnato loro la tessera risultata essere un documento di guida rubato un mese prima a Eupilio (Como) dall’auto di un 24enne di Besana in Brianza, parcheggiata nei pressi dell’area di sosta che costeggia il lago del Segrino.
L’uomo ha provato a giustificarsi raccontando in maniera poco lineare che l’aveva trovata un mese prima a Costa Masnaga (Lecco) in una slot machine e che, nell’occasione, aveva deciso di tenersela ma i militari, in considerazione delle circostanze apparse alquanto anomale e poco credibili, hanno comunque proceduto a denunciarlo in stato di libertà per ricettazione.