SEREGNO – Professionisti di Codogno, il Comune balzato purtroppo alla ribalta nazionale e internazionale per il primo caso italiano di Coronavirus e quale focolaio della malattia, arrivati in municipio a Seregno. Il sindaco Alberto Rossi, però, invita pubblicamente a non creare inutili allarmismi in questo periodo già delicato e difficile da gestire a causa del problema del virus e della sua drammatica diffusione soprattutto nel nostro territorio regionale.
Per questo motivo il primo cittadino, nella giornata di martedì 25 febbraio, ha deciso di comparire in video sullo strumento che più preferisce per dialogare quotidianamente con la collettività: i social network. “Bisogna fare chiarezza – afferma Rossi – e rassicurare in seguito alle notizie che sono circolate in questi giorni. E’ vero, alcuni professionisti che vengono da Codogno sono stati nei nostri uffici. Però non è il caso di dare la caccia all’untore: si tratta di quattro persone venute in municipio in due giornate distinte, ma lontane dai momenti della scoperta del virus nel lodigiano. Insomma in un periodo in cui nessuno si sarebbe mai immaginato di vedere Codogno trasformata in una zona rossa”.
Il sindaco, però, appena ha scoperto in questi giorni della visita dei tecnici, ha avuto lo scrupolo di avvisare le autorità sanitarie. “Si tratta di un atto dovuto – precisa Rossi – a cui ci siamo attenuti eseguendo quanto disposto dalla Regione Lombardia. Ci è stato risposto che le autorità sanitarie sono in possesso dei dati di queste persone e che, in caso di necessità, saremmo stati avvisati per fare i necessari accertamenti anche nel nostro Comune. Ebbene, nulla di tutto questo è avvenuto. Evidentemente non ci sono motivi di preoccupazione. Non è necessario eseguire controlli relativamente al nostro personale”.
Rossi invita a evitare qualsiasi tipo di allarme, garantendo che è suo personale scrupolo quello di tenersi costantemente in contatto con chi deve offrire garanzie dal punto di vista sanitario”.
“Per questo motivo – commenta il primo cittadino – mi è dispiaciuto anche notare che uno dei capigruppo consiliari si è preoccupato di diffondere questa notizia senza fare alcuna verifica con il sottoscritto. Io sono sempre a disposizione, non mi sono mai negato. Dobbiamo affrontare tutti questo tema del Coronavirus, ma accantonando le nostre opinioni, i nostri colori politici, dimenticandoci il nome delle nostre liste. E anche facendo a meno di condividere in modo incompleto queste notizie sui social network, con il solo risultato di alimentare situazioni di panico ingiustificato”.
Rossi, nel frattempo, sempre in un’ottica di prevenzione e di cautela, informa che si è deciso di ridurre l’orario di apertura degli uffici: “Il Comune è aperto, invito i cittadini a presentarsi solo in caso di urgenza. Altrimenti chiedo di rimandare. Chi arriva in municipio è pregato di attenersi alle indicazioni degli uffici. Noi, intanto, abbiamo deciso di eliminare l’apertura al pubblico del giovedì mattina e quella del sabato in coerenza con le disposizioni regionali. Il sabato, naturalmente, continuerà a essere aperto l’ufficio dei Servizi demografici per quanto riguarda tutte le funzioni di stato civile e per le necessità connesse all’ufficio elettorale”.