“Come Movimento Cinque Stelle siamo per la chiusura immediata, ai mezzi pesanti, delle strade a rischio. A nostro avviso il principio di precauzione e tutela, in questo caso, deve prevalere su qualsiasi altra ragione”. Lo afferma il consigliere regionale Massimo De Rosa, in riferimento alla superstrada Milano-Meda, ricordando che una settimana fa il gruppo pentastellato ha presentato una mozione, da discutere nella seduta di martedì 11 settembre, per impegnare la Giunta in un piano regionale di messa in sicurezza per quanto riguarda le infrastrutture lombarde.
“Occorre agire e occorre farlo immediatamente – dichiara De Rosa -, come del resto sottolineato dall’attuale situazione dei cavalcavia che attraversano la superstrada Milano-Meda. Il riferimento è al rapporto degli esperti di Infrastrutture Lombarde, all’interno del quale viene evidenziato lo stato di degrado di quattro viadotti. Condizioni di pericolo tali da suggerirne la chiusura già dallo scorso mese d’agosto”.
I cavalcavia che presentano condizioni di criticità sono i soliti quattro: il 12 all’altezza di via Alessandro Manzoni a Cesano Maderno, il 14 all’altezza di via San Benedetto sempre a Cesano Maderno, il 10 a Bovisio Masciago all’altezza di via Maestri del Lavoro e lo svincolo 26 a Meda. A questi della tratta in gestione alla Provincia di Monza e Brianza si aggiunge il ponte di via XXIV Maggio a Cormano (stavolta la tratta è di competenza di Città Metropolitana di Milano), il cui transito è vietato, a scopo precauzionale, ai mezzi con peso superiore alle 20 tonnellate. Al momento la provincia di Monza e Brianza ha optato solamente per la chiusura al traffico del cavalcavia 10, assumendosi la responsabilità di consentire la circolazione di vetture e mezzi pesanti sugli altri tre. Una scelta appoggiata dal governatore Attilio Fontana secondo il quale le eventuali criticità sono ancora da verificare e l’allarme è stato lanciato in maniera intempestiva.
“A sostegno della propria posizione – commenta De Rosa – la Provincia ha fatto leva su di un’ispezione visiva. In pratica è come se qualcuno fosse andato a dare un’occhiata e a dire tranquilli va tutto bene. Restiamo basiti anche di fronte alla posizione espressa dalla Giunta, in un primo momento pronta ad assumere un ruolo di regia all’interno di un piano di controllo e messa in sicurezza, coordinato con il ministero, salvo poi compiere questo inspiegabile passo indietro. Perché perdere tempo? Perché non intervenire subito?”.