Il Pirellone ha approvato la mozione sull’Alta velocità e su Pedemontana. Una mozione – presentata da alcuni esponenti del Pd e del Gruppo Lombardi Civici Europeisti – che ribadisce l’importanza strategica della realizzazione delle due infrastrutture per il territorio lombardo, sollecitando il Governo gialloverde a prendere una netta posizione su questi interventi.
Un tema, soprattutto quello di Pedemontana, molto caro alla Lega con l’intervento in aula di Andrea Monti (vice presidente della Commissione Territorio e infrastrutture del Consiglio regionale) che ha ribadito la necessità della realizzazione delle due infrastrutture.
“Abbiamo votato positivamente a questa mozione perché da sempre siamo convinti della strategicità e dell’importanza per i lombardi di certe opere, Alta velocità e Pedemontana in primis – ha spiegato Monti – La Tav è un’infrastruttura che interessa molto la Lombardia, i nostri imprenditori e i cittadini, esattamente come ha sostenuto a più riprese anche il governatore Attilio Fontana”.
Una mozione che non ha trovato l’accoglimento del Movimento 5 Stelle, contro il quale il consigliere Andrea Monti ha lanciato qualche frecciatina.
“La contrarietà alla Pedemontana, chiaramente affermata dal consigliere Fumagalli – prosegue Andrea Monti riferendosi al collega pentastellato – non tiene minimamente conto di come gli spostamenti sull’asse Est-Ovest vadano necessariamente decongestionati. Allo stato attuale infatti, i collegamenti fra la Brianza e Milano avvengono su strade piene e sature, dove nelle ore di punta si viaggia a passo d’uomo, con effetti gravi anche dal punto di vista dell’inquinamento e i gas di scarico che entrano nelle case di coloro che sono così fortunati da vivere in prossimità di certe tratte. Pedemontana in questo senso resta l’unica opzione praticabile e sensata”.
Ma Monti è certo che i grillini cambieranno idea. “Sono convintoche anche il Movimento 5 Stelle, come accaduto per la Tap, anche per quanto riguarda Tav e Pedemontana presto cambieranno idea – conclude – aggiungendo magari una sesta stella, quella della ragionevolezza. Questo perché quando si governa occorre prendere atto di quali siano le reali esigenze del territorio.”