SEREGNO – Una spesa di 6 milioni e mezzo di euro per ottenere una città più illuminata e, soprattutto, per diventare smart. È la scelta dell’amministrazione comunale di Seregno che, in questi giorni, darà avvio al progetto “RetiPiù mette in luce Seregno” in collaborazione con l’azienda del gruppo Aeb. Un intervento decisamente ambizioso e corposo: si tratta di riqualificare completamente la rete dell’illuminazione pubblica per abbandonare i corpi luce tradizionali e percorrere la strada dell’illuminazione a led.
Il progetto trae origine dalla considerazione del fatto che l’illuminazione pubblica risulta essere una delle principali voci di spesa energetica delle amministrazioni comunali: più di un miliardo di euro a livello nazionale. A Seregno si è pensato di risolvere il problema trasformandolo in opportunità. Infatti non solo verranno sostituiti tutti i settemila punti luce con sorgenti luminose in grado di garantire un dimezzamento dei costi, ma si procederà anche alla sostituzione di tutti i pali in cemento per installare nuovi sistemi di telecontrollo e tele gestione. Il tutto porterà anche a un minore impatto ambientale: mille tonnellate di anidride carbonica in meno ogni anno, tre tonnellate in meno di rifiuti ogni quindici anni grazie alla maggiore durata delle lampade.
Il progetto prevede anche di dotare di illuminazione quattordici tratti stradali che a tutt’oggi sono ancora al buio, ma anche di installare venti impianti luminosi in corrispondenza di attraversamenti pedonali. Infine si procederà anche all’illuminazione con corpi a led del parco della Porada: una novità che consentirà ai runner di allenarsi senza alcun problema anche nelle ore serali.
“E’ la conclusione di un lungo iter amministrativo e progettuale – afferma il vicesindaco Luigi Pelletti, che ha la delega alla Smart City – raccolto dalla precedente amministrazione e ora perfezionato e portato a termine. Abbiamo introdotto migliorie importanti contribuendo a rendere la nostra città sempre più moderna e smart”.
“E’ un’idea differente di illuminazione pubblica – aggiunge Mario Carlo Novara, presidente di RetiPiù -. Avremo una rete tecnologica intelligente, che sarà efficiente dal punto di vista energetico, e nel contempo, in grado di migliorare la qualità della vita urbana in città, offrendo servizi aggiuntivi e smart quali il monitoraggio continuo della qualità dell’aria e una delle prime illuminazione dinamiche a livello italiano”.