SEVESO – Da struttura inaccessibile, tenuta lontana da sguardi indiscreti attraverso un’alta siepe, a edificio aperto verso la città, luogo dell’accoglienza e dell’inclusione. E’ la trasformazione decisa dalla Giunta comunale relativamente agli immobili di via Vignazzola 94, beni confiscati alla criminalità organizzata. Una villetta e un box acquisiti al patrimonio comunale dopo l’assegnazione avvenuta nel 2019.
“Ora la nostra comunità – afferma il sindaco Luca Allievi – ha la possibilità di riconvertire un villino in un alloggio per disabili non motori per un progetto sul ‘dopo di noi’ di grande valenza sociale. L’approvazione del progetto esecutivo per la ristrutturazione edilizia degli immobili di via Vignazzola confiscati alla criminalità organizzata e l’adesione al bando regionale per ottenere un finanziamento regionale rappresentano la miglior risposta della nostra amministrazione comunale alle domande che ci vengono rivolte sul tema della legalità. Confiscare un immobile alle mafie significa riappropriarsi di qualcosa che è stato realizzato ai danni dei cittadini onesti”.
“Gli utenti dell’alloggio – spiega Marina Romanò, assessore ai Servizi sociali – saranno disabili non motori adulti, con un livello di disabilità tale da non richiedere contesti particolarmente protetti, in grado di partecipare all’organizzazione della vita domestica, ma non di vivere autonomamente nel proprio domicilio. La comunità di accoglienza residenziale si configurerà quale luogo alternativo a quel nucleo familiare di origine che, per motivi diversi, non sarà nelle condizioni di assistere il familiare disabile. La stessa ricalcherà un’organizzazione di tipo familiare e si proporrà di garantire ai propri ospiti, anche tramite le attività di tipo educativo proposte, i diritti fondamentali di benessere, autonomia, vita di relazione, evitando il fenomeno dell’isolamento e dell’emarginazione sociale, utilizzando le potenzialità e le caratteristiche di ognuno, rispettando peraltro le diversità”.
Prima di assegnare l’immobile, ora in stato di abbandono, il Comune dovrà farsi carico delle sua riqualificazione. La spesa prevista è stimata in 90mila euro, con la speranza di poter beneficiare di un contributo regionale a copertura del 50 per cento dell’importo. Poi si procederà alla selezione di un operatore attivo nel settore della disabilità per la concessione dell’alloggio con una convenzione.